Dipendente infedele ruba le borse da Chanel a via del Babuino: trovate in vendita a via della Croce
Ruba nove borse della boutique dal Chanel e prova a rivenderle tramite un'esclusiva gioielleria di via della Croce, con la complicità della proprietaria. Così sono stati rinviate a giudizio tre persone. Si tratta di un ex dipendente infedele della lussuosa boutique di via del Babuino, di un dipendente della gioielleria, entrambi accusati di furto, e della proprietaria della gioielleria che deve rispondere dell'accusa di ricettazione.
La vicenda risale al 2020 e oggi è raccontata sulle pagine del Corriere della Sera. Tutto inizia quando la responsabile della boutique della maison di moda, notando degli ammanchi ingiustificabili decide di recarsi presso la stazione dei carabinieri di via San Lorenzo in Lucina e sporgere denuncia. Sono addirittura 109 gli oggetti spariti, non solo borse ma anche foulard, scarpe, pelletteria. Passa qualche ora e la stessa responsabile, vede che la gioielleria che dista appena duecento metri dal negozio, mette in vendita con un annuncio Instagram una borsa di Chanel. Dice che si tratta di una borsa "vintage", ma a lei sembra proprio una di quelle nuove appena rubate.
La proprietaria del negozio di via della Croce si trova in quel momento a Parma per una fiera, così un emissario del legale di Chanel si finge interessato, compra la borsa per 4.800 euro, poco meno di 1.000 euro di quanto l'avrebbe pagata in negozio. Basta poco per verificare come la borsa è proprio una di quelle rubate nella boutique di via del Babuino.
Scatta così la perquisizione nello stand dove vengono rinvenuti altri oggetti rubati da Chanel, per un valore di 30.000 euro. Tutte le spiegazioni fornite sono apparse da subito poco convincenti, e così è partita la denuncia.