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Dipendente Ama porta il pc in assistenza, scoperti migliaia di video con violenze su bimbe e neonate

Scoperta scioccante per un tecnico informatico, che ha trovato centinaia di video di violenze sessuali su bambine e neonate nel pc di un cliente durante l’assistenza. Un dipendente Ama 60enne è stato arrestato in flagranza ed è finito in carcere per detenzione di materiale pedopornografico.
A cura di Alessia Rabbai
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Aveva nel computer e in due hard disk migliaia di video con violenze sessuali su minori, specialmente bambine e neonate. Un uomo di sessant'anni, dipendente Ama, è stato arrestato in flagranza di reato ed è finito in carcere per detenzione di materiale pedopornografico. A scoprirlo è stato il tecnico informatico dal quale l'uomo ha portato il pc in assistenza il 27 dicembre del 2024.

Nel pc video di violenze sessuali su minori

I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando il sessantenne ha avuto un problema con il computer e lo ha portato in assistenza. Terminato il periodo di festività il tecnico informatico che avrebbe dovuto ripararlo durante le operazioni ha scoperto che il cliente aveva del materiale pedopornografico all'interno del dispositivo elettronico.

Un episodio scioccante: nel computer c'erano circa cinquecento filmati, che immortalavano violenze sessuali compiute su minori. Video nei quali si vedevano abusi di adulti su bambine e neonate. Il tecnico ha subito chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e avvisato le forze dell'ordine, denunciando il cliente.

Sequestrati due hard disk con migliaia di fimati pedopornografici

La polizia ha raggiunto l'uomo nella sua abitazione nella periferia Sud di Roma, per il sequestro dei dispositivi elettronici in suo possesso. Quando gli agenti hanno bussato alla sua porta di casa era insieme alla moglie: non ha opposto alcuna resistenza, né ha dato motivazioni al riguardo, consegnando loro due hard disk, all'interno dei quali c'erano migliaia di immagini pedopornografiche.

Per l'uomo è scattato l'arresto in flagranza di reato, come previsto in casi del genere. Secondo i dati della polizia postale, in Italia il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) il bilancio in Italia nel 2024 è di 144 arresti e 1.028 persone denunciate.

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