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Dimissioni De Angelis, l’opposizione: “Andava fatto prima, non può rappresentare la Regione”

Marcello De Angelis si è dimesso dall’incarico di portavoce della Regione Lazio. Il presidente Rocca: “Lo ringrazio per il prezioso lavoro svolto finora e per il senso di responsabilità dimostrato”. Ma le opposizioni esultano: “Finalmente, è un bel giorno”.
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Non si fanno attendere le reazioni della politica alle dimissioni del portavoce della Regione Lazio Marcello De Angelis, comunicate con una lettera indirizzata al presidente Francesco Rocca, al quale aveva anticipato la decisione già nel corso di un colloquio privato. La sua uscita di scena era richiesta a gran voce da diverse parti politiche già dallo scorso 3 agosto, in seguito alle dichiarazioni dell'ex parlamentare di Alleanza Nazionale sulla Strage di Bologna. Il caso De Angelis si era ulteriormente allargato con la notizia pubblicata da Fanpage.it dell'esistenza di una canzone scritta dall'ormai ex portavoce della Regione Lazio in cui gli ebrei venivano definiti una "razza di mercanti".

"Sulle dimissioni di Marcello De Angelis ci viene da dire: ‘Finalmente'. Le chiedevamo fin dalle sue prime, gravissime, dichiarazioni sulla stage di Bologna, che negano sentenze che attestano la verità. È certo che sia stata una strage di matrice fascista. Riscritture della storia non sono solo sbagliate ma inopportune", ha affermato la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, intervenendo al Festival La Versiliana.

Sempre dal Pd le fa eco Sandro Ruotolo, che sui social commenta: "È un bel giorno. Abbiamo fatto bene a mobilitarci per ottenere le sue dimissioni".

"Non si tratta solo di esprimere soddisfazione ma soprattutto di sottolineare come questa fosse l'unica strada possibile – lo affermano in una nota il segretario del Partito democratico del Lazio, Daniele Leodori, e il capogruppo Pd alla Pisana, Mario Ciarla Le dimissioni di De Angelis servono a preservare l'integrità dell'istituzione e il buon nome della Regione Lazio. Chi si lascia andare a certi pensieri e affermazioni non può rappresentare la nostra Regione".

Per la consigliera regionale e coordinatrice segreteria Pd Roma, Emanuela Droghei, le dimissioni dell'ex portavoce erano "doverose": "Salvaguardare le istituzioni deve essere il primo compito di chi le rappresenta". Dello stesso parere anche Enzo Foschi, Segretario Pd Roma: "Le dimissioni, anche se tardivamente, sono arrivate. Avevamo ragione a richiederle: chi scrive certe cose non può rappresentare la Regione Lazio".

Da Alleanza Verdi e Sinistra si levano le voci di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Per il co-portavoce di Europa Verde Bonelli, "È un bene che De Angelis si sia dimesso da portavoce della Regione Lazio: male che Francesco Rocca continui a giustificarlo e non abbia deciso lui di revocare l'incarico. Gravissimo il silenzio di Giorgia Meloni". Estremamente critico anche il commento del segretario nazionale di Sinistra Italiana: "Con troppe settimane di ritardo arrivano alla fine le dimissioni di De Angelis alla Regione Lazio. E c’è davvero poco spazio per i ringraziamenti come fa Rocca: siamo di fronte ad una nomina che non doveva essere fatta, per rispetto delle Istituzioni e della decenza".

"Bene le dimissioni di De Angelis. La prossima volta magari evitare fasci e antisemiti. Magari", il commento su Instagram del leader di Azione Carlo Calenda.

E anche il Consigliere regionale di Azione, Alessio D'Amato, affida ai social la sua reazione: "Prendo atto delle dimissioni del responsabile della comunicazione della Regione, un atto dovuto che andava fatto prima per evitare di gettare discredito sulla istituzione regionale. Mi auguro che chi esce dalla porta non rientri dalla finestra".

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