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Dimesso dall’ospedale, Angelino muore in auto tra le braccia della sorella mentre torna a casa

La famiglia di Agnelino Preciutti sta valutando se intraprendere vie legali. Il sessantacinquenne arrivato in pronto soccorso dopo una caduta è stato dimesso venerdì scorso 25 settembre dall’ospedale San Camillo di Roma ed è deceduto mentre stava tronando a casa in auto con una delle sue sorelle.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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Dimesso dall'ospedale, è morto in auto mentre tornava a casa. Così è deceduto Angelino Preciutti, sessantacinque anni, elettrauto in pensione che vedovo, viveva insieme a sua madre e una delle sue sorella in zona Trullo a Roma. I tragici fatti risalgono a venerdì scorso 25 settembre. La vicenda è stata riportata da Il Messaggero, che racconta come l'uomo è caduto mentre si stava mettendo le scarpe, durante la mattinata è stato soccorso presso la sua abitazione dal personale sanitario che lo ha preso in carico e trasportato con urgenza in l'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo. Erano circa le 9 successivamente, nel pomeriggio, a distanza di poche ore dal suo arrivo nel nosocomio della Circonvallazione Ginicolense, è stato dimesso. Ad andarlo a prendere per riportarlo a casa è stata la sorella. Ma durante il tragitto le condizioni di salute di Angelino si sono aggravate in pochi minuti per poi precipitare fino al decesso, sopraggiunto poco prima delle ore 19. La sorella se l'è visto morire tra le braccia, praticamente sotto alla loro abitazione. Purtroppo inutile ogni tentativo di salvargli la vita da parte dei paramedici, che nel frattempo sono intervenuti nuovamente per soccorrerlo dopo la chiamata disperata della donna.

La famiglia valuta se intraprendere vie legali

Angelino Preciutti aveva una salute già compromessa dalla mastocitosi, una patologia che si manifesta con un accumulo anomalo di mastociti, ossia di cellule immunitarie nella pelle e in altre parti del corpo, che può comportare aree pruriginose, arrossamenti, disturbi digestivi, a volte dolore osseo o reazioni anafilattiche. Proprio per questo motivo i famigliari, che stanno valutando se intraprendere vie legali, vogliono capire perché il loro caro sia stato dimesso in così poco tempo, a distanza di poche ore, quali accertamenti siano stati fatti, come abbiano operato i professionisti che lo hanno visitato, se poteva essere fatta una valutazione più approfondita del suo stato di salute e capire le cause che hanno portato alla sua improvvisa scomparsa.

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