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Dimesso dall’ospedale Andrea: è uno dei soccorritori rimasti ustionati nell’incendio di Torre Spaccata

Era rimasto gravemente ustionato insieme ad altri tre soccorritori nell’incendio del 22 agosto a Torre Spaccata: domani verrà dimesso Andrea, volontario della Protezione Civile.
A cura di Beatrice Tominic
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L'incendio a Torre Spaccata.
L'incendio a Torre Spaccata.

Sarà dimesso domani uno dei tre volontari della Protezione Civile rimasti gravemente feriti lo scorso 22 agosto, mentre erano al lavoro per spegnere il vasto incendio che ha colpito Torre Spaccata. Tre volontari della Protezione Civile e un vigili del fuoco, nel corso del loro intervento, sono stati trasportati d'urgenza nel centro di Grandi Ustioni del Sant'Eugenio di Roma.

"Ricoverati in prognosi riservata e in pericolo di vita", è quanto dichiarato dai medici nelle prime ore dal loro arrivo al pronto soccorso, tanto che il direttore del Dipartimento di Protezione Civile di Roma Capitale Giuseppe Napolitano ha lanciato un appello ai cittadini dopo l’incendio di Torre Spaccata, chiedendo di donare il sangue all'ospedale per i quattro soccorritori rimasti feriti".

L'assessore Catarci: "Andrea esce domani dall'ospedale"

A dare la notizia delle dimissioni di uno dei volontari della Protezione Civile l'Assessore capitolino alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti Andrea Catarci, in un post condiviso sui social network. "Era il 22 agosto scorso. I tre volontari della Protezione civile Cristina, Francesco e Andrea, insieme al vigile del fuoco Marco, rimanevano ustionati e feriti gravemente per contrastare le fiamme che avvolgevano il pratone di Torre Spaccata", ha ricordato Catarci nelle prime righe.

"Sono seguite settimane di ansia e attesa che durano tuttora, tra interventi, lievi miglioramenti, scambi e incoraggiamenti vicino ai familiari. Finalmente oggi è arrivata la prima buona notizia: domani Andrea esce dall'ospedale Sant'Eugenio per iniziare la fase di riabilitazione – ha aggiunto poi, dando la buona notizia – Nel gioire il pensiero va a Cristina, Francesco e Marco, che sono ancora lì e che vogliamo fuori, per abbracciarli e ringraziarli di persona come faremo con Andrea. Forza!"

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