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Dimentica la figlia in auto che muore per un colpo di calore: il papà finisce a processo

Il papà carabiniere che ha dimenticato per una tragica fatalità la figlia di un anno in auto che è morta non potrà usufruire del percorso di giustizia riparativa ma affronterà il processo penale per omicidio colposo.
A cura di Alessia Rabbai
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Finirà a processo per omicidio colposo il padre della bambina di un anno dimenticata in auto e morta per un colpo di calore mercoledì 7 giugno scorso in via dei Fucilieri zona Cecchignola a Roma. Come riporta Il Corriere della Sera per il quarantacinquenne carabiniere di stanza alla Direzione generale per il personale militare l'avvocato difensore Giovanna Mazza, con il parere favorevole del procuratore aggiunto Paolo Ileo aveva chiesto che venisse intrapreso il percorso di "giustizia riparativa" introdotto anche in Italia dalla legge Cartabia nel 2022.

La giudice delle indagini preliminari Daniela Caramico D'Auria però ha dichiarato questa strada non percorribile per colpa di inadempienze da parte dello Stato in quanto ad aggi non esistono ancora centri per la giustizia riparativa. Dunque il genitore nonostante il suo immenso dolore per quella che è stata una triste fatalità dovrà affrontare il processo penale.

Il carabiniere ha dimenticato sua figlia in auto

I drammatici fatti che hanno portato alla scomparsa della bimba sono avvenuti una mattina d'estate nel quartiere militare della Cecchignola. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine la piccola sarebbe dovuta andare all'asilo, dove però non è mai arrivata. Suo padre l'ha dimenticata chiusa nella Megane rossa all'interno di un parcheggio ed è andato direttamente a lavorare. A trovarla morta è stata la mamma, quando è andata a riprenderla all'asilo e le maestre le hanno risposto che quella mattina non c'era. Trovata in auto, per la piccola non c'è stato purtroppo nulla da fare, deceduta a causa delle alte temperature.

Il papà: "Convinto di aver lasciato mia figlia all'asilo"

Agli inquirenti dopo la morte della bambina il carabiniere aveva dichiarato: "Non so cosa sia successo, ero convinto di averla lasciata all'asilo, tanto che in mattinata ci eravamo sentiti con mia moglie per decidere chi la andava a prendere".

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