Di cosa è accusato l’uomo che ha ripreso Francesco Sandrelli mentre moriva bruciato sul Gra
L'uomo che ha ripreso Francesco Sandrelli mentre moriva bruciato sul Grande Raccordo Anulare rischia fino a un anno di reclusione e 2.500 euro di multa. L'accusa, nei suoi confronti, è di omissione di soccorso. Si tratta di un reato contro la vita e l'incolumità individuale che non prevede la reclusione. L'uomo, denunciato a piede libero dagli agenti della polizia stradale, adesso rischia il processo.
Il video che ha suscitato sdegno riprende la vittima, pittore 53enne originario di Cortona, in provincia di Arezzo, mentre brucia viva per il fuoco divampato a bordo della sua auto. L'uomo è in preda alla disperazione e cerca disperatamente di salvarsi. Ed ecco che passa l'autore del video che, cellulare in mano, riprende tutta la scena: "A zi hai pijato foco?… senti che callo mamma mia". Il video, pubblicato sui canali social di Welcome to Favelas, è stato rimosso dopo qualche giorno.
Per Francesco Sandrelli, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. L'uomo è stato trasportato con l'eliambulanza in ospedale, dove è morto dopo quasi due mesi di agonia.Distrutta la sua famiglia, che oltre a dover sopportare la perdita del proprio caro ha dovuto fare i conti anche con lo scherno subito dal 53enne mentre avrebbe dovuto essere solo aiutato.
L'autore del video è stato rintracciato dagli investigatori in seguito a un commento – poi cancellato – scritto sui social in risposta a un articolo. "Lui non stava sdraiato in terra – aveva scritto – Diciamo che era un situazione strana. Magari poteva fare qualche gesto strano e peggiorare le cose. E poi c'erano i carabinieri incolonnati in auto non lontano da me".
I familiari di Sandrelli si sono rivolti a un avvocato per andare in fondo alla faccenda. L'uomo era riuscito ad accostare sulla corsia d'emergenza e a uscire dall'auto, che aveva improvvisamente preso fuoco, per chiedere aiuto. Nessuno si è fermato fino a che non sono arrivati soccorsi e forze dell'ordine.