Devastato il campo del Montespaccato calcio, l’ombra dei clan sull’atto vandalico
Qualcuno ha distrutto l'impianto sportivo ‘Don Pino Puglisi' in via Stefano Vaj a Roma, Montespaccato. Il centro è nato nel 2016 in seguito alla confisca di immobile di proprietà del clan GambacurtaCh. Nella notte tra il 20 e il 21 agosto ignoti hanno completamente devastato la sala interna: armadi spaccati, libri stracciati, il bigliardino e le scrivanie distrutte. Danneggiati anche gli spogliatoi della scuola calcio e il campo di calciotto. Tutto a pochi giorni dalla riapertura della stagione sportiva.
La volontà è evidentemente quella "di arrecare importanti danni economici al Montespaccato e all’Asilo Savoia, allontanando così dal centro sportivo bambini e famiglie, che in misura sempre crescente frequentano il “Don Pino Puglisi”, diventato un vero e proprio punto di riferimento per l’intero Quartiere".
“Non è di certo la prima volta che subiamo atti di vandalismo sempre prontamente denunciati alle autorità, ma in questo caso ci troviamo di fronte a qualcosa di ben diverso, un’affermazione di forza volta a dimostrare all’intero quartiere che tutto quello che stiamo facendo a Montespaccato dal giorno del sequestro della polisportiva e dell’impianto può essere fermato e distrutto con facilità", ha dichiarato l’amministratore del GS Montespaccato Antonello Tanteri.
Il Presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni, ha aggiunto: "È un attacco al Quartiere e a chi si impegna per migliorarlo. Se qualcuno pensa di intimidirci e costringerci ad andare via si sbaglia di grosso. Lo abbiamo già detto anche se rimanessimo soli e senza alcun aiuto noi non abbandoniamo Montespaccato; sei anni e più di impegno e di risultati raggiunti contando solo sulle nostre forze ci dicono che questo quartiere merita un presente e un futuro ben diverso da quello del clan Gambacurta. Non a caso avevamo chiesto alle Istituzioni di passare dalle parole ai fatti, sottoscrivendo un patto di comunità per Montespaccato che contenesse precisi impegni e concreti sostegni. È una richiesta che rinnoviamo e che confidiamo si trasformi in atto concreto da parte di Regione e Comune il prima possibile, perché, come dimostra quanto accaduto, il tempo è ormai ampiamente scaduto".
A fine giugno era arrivata una sentenza relativa proprio al Don Pino Puglisi. I giudici della Corte di Appello di Roma hanno depositato una sentenza in merito alla confisca dei beni riconducibili a Franco Gambacurta, condannato a 30 anni di reclusione e a capo di un clan con contatti con ‘ndrangheta e camorra. La corte ha disposto la revoca della confisca del 15 per delle quote della società proprietaria dell'impianto sportivo del Montespaccato calcio.
La vicepresidente Pd della I Commissione Antimafia del Consiglio regionale del Lazio, Eleonora Mattia, Partito democratico, ha presentato un richiesta di audizione in commissione Antimafia sull'attacco al centro sportivo. "Per ogni aggressione, ogni atto vandalico che colpisce un presidio di legalità sul territorio come il centro sportivo ‘Don Pino Puglisi’ di Roma dove opera la Montespaccato Calcio, le Istituzioni hanno il dovere di far sentire la propria presenza al fianco della società civile cento volte ancora più forte", ha spiegato Mattia.
"Davanti ai tentativi di intimidazioni, non accettiamo nessun passo indietro ma ci spingeremo cento passi ancora più avanti in difesa della legalità e della riappropriazione degli spazi da parte della collettività. Per questo esprimo la mia solidarietà alla Montespaccato Calcio e a tutte le ragazze e i ragazzi del centro sportivo di Roma, che, è bene ricordarlo, nei mesi scorsi si sono distinti, tra le altre cose, anche per il loro impegno civile contro il femminicidio, e rilancio la proposta di un Patto di Comunità, che veda coinvolta anche la Regione per sostenere e rilanciare il centro Don Pino Puglisi".