Denunciano i furti di gasolio dei colleghi: dipendenti Ama sfregiati con una lattina per rappresaglia
Sono stati aggrediti con violenza con insulti, pugni e calci. E sfregiati in viso con i pezzi di alluminio di una lattina rotta. È successo all'alba lo scorso 28 gennaio nella sede Ama di via Sapri, in zona Porta Pia: a pagare per la furia dell'aggressore tre dipendenti della municipalizzata dei rifiuti che, appena 72 ore prima, avevano denunciato il furto di gasolio da parte dei loro colleghi.
Proprio per questo, come riporta il Corriere della Sera, non si esclude che possa essersi trattata di una vendetta da parte dei dipendenti Ama che, dopo la segnalazione, sono stati licenziati e denunciati dall'azienda. L'aggressore potrebbe essere stato assoldato appositamente per compiere il pestaggio: all'interno della rimessa non sono presenti telecamere e quindi sembra impossibile riuscire a risalire alla sua identità. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato dei tre dipendenti feriti, Giuseppe Sabato, ci sarebbero troppe coincidenze, dal luogo scelto (privo di telecamere) alle tempistiche, così vicine alla denuncia. Nel frattempo la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare chiarezza su quanto avvenuto.
L'aggressione per vendetta nella sede di via Sapri
I fatti risalgono all'alba del 28 gennaio scorso, quando il primo dei tre dipendenti è stato sorpreso alle spalle: l'aggressore lo ha stretto al collo, come per strozzarlo, poi lo ha preso a pugni. Secondo quanto ricordato dai tre, avrebbe avuto un accento sudamericano: oltre a quello, nessun segno particolare. Dopo si è gettato su un suo collega, arrivato in soccorso del primo: per lui sono stati valutati 60 giorni di prognosi per una frattura al polso sinistro. Quindici, invece, per il terzo, contro il quale ha utilizzato pezzi di alluminio di una lattina: colpito al volto, l'uomo è stato sfregiato e ancora oggi ha il segno del graffio.
Il furto del gasolio
Ad essere denunciati e licenziati per i furti di gasolio sono stati quattro dipendenti Ama: un capo zona, due tecnici operativi territoriali e un operatore semplice. Sono loro che, omettendo le verifiche e utilizzando le carte Ama per il rifornimento di gasolio, durante il quale viene tracciato l'orario e il dipendente che lo effettua, nel giro di un anno, hanno rubato più di mille euro di carburante.