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Del Bello (II Municipio): “Movida fuori controllo, locali chiusi all’una e stop ad alcol alle 20”

Fanpage.it ha intervistato la presidente del II Municipio Francesca Del Bello sulle richieste avanzate al Campidoglio rispetto alla stretta sulla movida.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Locali chiusi all'una, stop alla vendita di alcol dalle 20 e maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine sono le richieste avanzate dalle presidenti del I e II Municipio Lorenza Bonaccorsi e Francesca Del Bello, come stretta per contrastare gli eccessi della movida romana. Queste le richieste in vista dell'incontro che si terrà oggi pomeriggio in Campidoglio e che saranno valutate dal sindaco Roberto Gualteri insieme all'assessora al Commercio Monica Lucarelli. L'obiettivo del Comune è trovare un'intesa che metta d'accordo presidenti di municipio, cittadini e commercianti. Se in un primo momento l'ipotesi delle chiusure anticipate pareva essere scongiurata, ora è incombente ed è uno dei punti messi nero su bianco dalle minisindache rispetto ai quali il Campidoglio dovrà esprimersi. Fanpage.it ha intervistato Del Bello.

Com'è la situazione a San Lorenzo?

San Lorenzo ha sempre visto fenomeni legati alla quiete notturna, specialmente tra via degli Ausoni e Piazza dell'Immacolata, luoghi di ritrovo di centinaia di giovani nei fine settimana. La situazione è degenerata, specialamente nei weekend e abbiamo registrato veri e propri atti vandalici: ad esempio due settimane fa qualcuno ha rubato un estintore da un locale e ne ha svuotato il contenuto in strada lungo via dei Volsci, compiendo uno sfregio nei confronti dello spazio pubblico. In altri episodi alcuni ragazzi sono saliti sul tetto del mercato e distrutto portoni. Tra venerdì e sabato alcune persone hanno divelto un parchimetro: non sono gesti accettabili.

Quali provvedimenti avete chiesto al Campidoglio?

In primis la presenza rafforzata delle forze dell'ordine, con particolare attenzione a minimarket e locali legati alla vendita e svendita di alcol anche a minori. Abbiamo chiesto la chiusura anticipata dei locali all'una invece che alle tre, come misura temporanea per la durata di tre mesi, da febbraio fino ad aprile, e nel frattempo la richiesta di sottoporli a verifiche per il rispetto dei regolamenti sanitari e amministrativi, prevedendo eventualmente anche modifiche al regolamento comunale per l'inasprimento delle sanzioni. Abbiamo pensato inoltre di predisporre delle inizative culturali per la prossima estate.

Come conciliare la richiesta di chiusura anticipata con le necessità dei commercianti?

Capisco le necessità dei gestori di tenere aperto fino a tardi, ma devono essere consapevoli del fatto che esercitano la loro attività in un quartiere residenziale, dove abitano famiglie, le persone si svegliano presto per andare al lavoro, ci sono bambini e anziani. La modalità con la quale si vive di notte è incompatibile con il rispetto nei confronti dei residenti. San Lorenzo non può essere etichettato come "il quartiere dello sballo e della violenza", dobbiamo tutelarne l'immagine.

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