Ddl Sicurezza, la questura dice che al corteo c’erano “appena 7mila persone”: ma la piazza era piena
Quante persone c'erano ieri al corteo contro il ddl Sicurezza a Roma? 100mila secondo gli organizzatori, appena 7mila per la Questura. A riportare quest'ultimo dato, singolare se si vedono le immagini e le riprese video del corteo che ha attraversato la capitale, è l'agenzia di stampa LaPresse. "Sono state non più di 7mila persone quelle che hanno preso parte alla manifestazione che si è tenuta nel pomeriggio nella Capitale per protestare contro il ddl sicurezza – riporta l'agenzia – Il dato è stato riferito da fonti qualificate delle forze dell'ordine".
Il dato suscita non poca perplessità dato che, come mostrano alcuni video, piazza del Popolo, punto di arrivo della manifestazione, è piena. Si tratta di una piazza che può ospitare anche 65mila persone: se fossero state 7mila sarebbero saltati allo sguardo più i sanpietrini che i manifestanti.
Gli organizzatori: "A piazza del Popolo chi sa ancora resistere"
"È stata una manifestazione di popolo, ampia, determinata, concentrata sull'obiettivo: fermare il ddl Sicurezza, impedire al governo Meloni di procedere verso la verticalizzazione dei poteri e la torsione autoritaria dello Stato – scrive in una nota la Rete nazionale ‘No ddl Sicurezza' – 100mila donne e uomini, libere espressioni del dissenso, visionari di umanità liberate da sfruttamento, guerre, patriarcato, devastazione ambientale hanno sfidato il governo Meloni e chiesto il ritiro del ddl Sicurezza. Un disegno di legge che non è emendabile: il suo impianto liberticida attacca la Costituzione in maniera profonda, colpisce il diritto al dissenso e al conflitto, motori della vita democratica. A Piazza del Popolo pulsava il cuore che sa ancora resistere, disobbedire, organizzarsi. Abbiamo dato prova che quando si intrecciano le vertenze e lotte che vivono ogni giorno nei territori si apre realmente uno spazio di possibilità. E' questa la convergenza che cerchiamo da tempo, e forse da oggi il governo Meloni si sente meno tranquillo, perché ha come controparte un'opposizione sociale che può attaccarlo nel profondo. La nostra mobilitazione continua, in ogni angolo del Paese. Le oltre 200 realtà che hanno aderito tornano nei propri territori con la forza di organizzarsi e crescere in numeri e in ampiezza. Ma torneremo anche a Roma".
Avs: "Tg1 ha oscurato la manifestazione"
Ma quella sui numeri non è stata l'unica polemica legata alla manifestazione. Il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro ha annunciato che chiederà ai vertici Rai di riferire in Commissione di vigilanza il motivo per cui il corteo non è stato trattato adeguatamente dal servizio pubblico. "Questa sera i telespettatori del Tg1 hanno potuto seguire servizi sui cortei che ci sono stati oggi in Georgia e in Corea del Sud. Peccato che del corteo con migliaia di persone che ha sfilato per le vie di Roma e ha riempito piazza del Popolo, al di la' di un veloce richiamo nel servizio politico sulle opposizioni, non ci sia stata traccia. Una dimenticanza davvero singolare e un pessimo segnale per il servizio pubblico televisivo, di cui i vertici Rai dovranno spiegare in Commissione di Vigilanza".