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Davvero il ministro Salvini ha tagliato 245 milioni per la chiusura dell’anello ferroviario di Roma?

Il Ministero dei Trasporti ha tagliato parte dei fondi stanziati per la chiusura dell’anello ferroviario di Roma’ nella tratta Vigna Clara – Tor di Quinto. Ma il Mit smentisce.
A cura di Enrico Tata
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A luglio il Ministero dei Trasporti ha proposto al CIPESS, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di rimodulare 2,5 miliardi di euro di risorse del Pnrr per interventi più urgenti. Tra i progetti sacrificati c'è anche la ‘chiusura dell'anello ferroviario di Roma' nella tratta Vigna Clara – Tor di Quinto. Dei 262 milioni iniziali, infatti, ne sono rimasti soltanto 87.

Un taglio netto di 245 milioni che il presidente del Municipio XV di Roma, Daniele Torquati, Pd, ha definito "una brutta notizia", poiché la chiusura dell'anello ferroviario "è un'opera indispensabile per l'intera città, attesa da anni e su cui nell'ultimo anno e mezzo con l'amministrazione capitolina ed Rfi abbiamo lavorato concretamente andando avanti con la progettazione e la programmazione".

Quegli 87 milioni, spiega ancora Torquati, "sono briciole per un'infrastruttura fondamentale per il nostro quadrante e per la mobilità di tutta Roma. Una scelta poco seria del Governo, che ha trasferito gli stessi fondi per altre opere al nord e che dimostra ancora una volta il poco interesse per le periferie romane e per la loro crescita. La promessa è che gli stessi fondi saranno reinseriti nella legge di Bilancio di fine anno, ma noi alle promesse preferiamo i fatti e per questo non resteremo a guardare. Per il nostro territorio e per Roma".

Dal Partito democratico al Movimento 5 Stelle, da Azione a Italia Viva, le opposizioni si sono scagliate contro il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per questo taglio. Così per esempio il senatore del Pd Filippo Sensi: "Così la chiusura dell'anello ferroviario di Roma viene bloccata dal ministro dei trasporti a vantaggio dei progetti al Nord. Ma guarda un po'. Dal Pnrr alla greppia. E pensare che la Capitale ambirebbe a vincere l'Expo. Evidentemente qualcuno rema contro: a Roma, ai romani".

Ma in una nota il ministero assicura che "non ci sarà nessun rallentamento sull'anello ferroviario. Lo spostamento di fondi è una scelta puramente tecnica, dettata dalla necessità di rispettare i paletti di Bruxelles sul Pnrr, ma nel concreto non causerà rinvii o rallentamenti".

Il Mit spiega che "nessuna opera è stata definanziata: si tratta solo di rimodulazioni di risorse, una scelta necessaria per lo stato di avanzamento di alcuni interventi".  "Quelle sull'anello ferroviario di Roma sono solo fake news regolate ad arte dalla sinistra sui suoi giornali. Una cosa è certa: non ci sarà alcun rinvio o rallentamento. Le opposizioni si sbagliano se credono che attaccando il ministro Salvini i romani si dimenticheranno della loro incompetenza pluridecennale", attacca in una nota il sottosegretario al ministero del Lavoro, il senatore leghista Claudio Durigon.

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