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D’Amato: “Dalla Sardegna un’esplosione virale senza paragoni, nessuno ha fermato pazienti con la febbre”

Un documento è stato inviato dalla Regione Lazio al ministero della Salute, fotografando “l’esplosione virale” che dalla Sardegna è arrivata a Roma. L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato: “Viaggiatori con sintomi come febbre e tosse hanno viaggiato dalla Costa Smeralda senza essere fermati”. L’età media dei contagiati è bassissima: 25 anni.
A cura di Redazione Roma
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L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato torna a parlare dell'impennata di contagi di rientro dalla Sardegna, e lo fa con un'intervista rilasciata al quotidiano il Messaggero, fornendo non solo i numeri ma cercando di ricostruire cosa è accaduto e soprattutto cosa non ha funzionato. D'Amato descrive quello che ha accaduto a partire dalla Costa Smeralda come di "un'esplosione virale senza paragoni".

Nel documento che la Regione Lazio ha appena consegnato al Ministero della Salute vengono presentati i risultati di tamponi e indagini epidemiologiche, che hanno portato a contare 764 casi con link diretti con la Sardegna, e di questi "449 (59%) dei quali sono casi sintomatici". Un elemento questo fondamentale per l'assessore della giunta Zingaretti: vuol dire che le persone che manifestavano sintomi come febbre e tosse persistente hanno viaggiato dalla Sardegna a Roma dove sono state sottoposte a tampone, senza che venissero fermate o testate prima.

Positivi di ritorno dalla Sardegna: età media di 25 anni

"È un tema preoccupante – riprende D'Amato – il ministero della Salute ora dovrà affrontarlo. Anche per questo abbiamo deciso di realizzare questo rapporto e altre analisi saranno elaborate nelle prossime settimane". Dal documento che è arrivato sulla scrivania del ministro Roberto Speranza emergono anche altri dati importanti, a cominciare dall'età media dei contagiati che è molto bassa, 25 anni, e che il 70% ha viaggiato in nave.

Protocollo Lazio – Sardegna sui tamponi: ancora non c'è l'accordo

Infine l'assessore alla Sanità denuncia il mancato accordo di reciprocità sui tamponi tra il Lazio e la Sardegna, declinato dal governatore Solinas: "Il piano per sottoporre ai tamponi tutti i passeggeri all'imbarco, sia a Roma che in Sardegna, proposto con insistenza dalla Regione Lazio, non è mai stato messo in atto. Il protocollo con la giunta sarda è rimasto in bozza. Lo dico senza polemica ma sarebbe stato utile, era la via consigliata dai tecnici. Ora speriamo che queste analisi e le altre che realizzeremo nei prossimi giorni aiutino a capire ciò che è successo. E cosa non deve ripetersi".

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