Dall’Istituto Spallanzani: “Presto dimessi i ragazzi tornati da Porto Rotondo, non hanno polmonite”
I ragazzi ricoverati all'Istituto Spallanzani di Roma e di ritorno da Porto Rotondo in Sardegna verranno dimessi presto. Le loro condizioni sono buone, ha dichiarato il direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, ospite di Sky Tg 24: "Stanno bene, non hanno polmonite: nelle prossime ore verranno probabilmente rimandati a casa in isolamento fiduciario". Si tratta di tre ragazzi romani, tra cui probabilmente c'è una 20enne. Contrariamente a quanto riportavano le agenzie di stampa ieri, la giovane, anche se positiva al tampone, non ha la polmonite e non è ricoverata in gravi condizioni. Già ieri lo Spallanzani aveva smentito la notizia: "Questi pazienti si trovano ricoverati in regime di ricovero ordinario, tutti in condizioni cliniche buone, e non necessitano di alcun tipo di supporto respiratorio". Vero è. d'altra parte, che il cluster dei contagi al Country Club di Porto Rotondo, in Sardegna, sta crescendo di ora in ora e sarebbero già più di 20 i ragazzi rientrati nel Lazio dalle vacanze in Sardegna e risultati positivi al coronavirus. Molti di loro avrebbero frequentato i locali di tendenza nella zona di Porto Cervo, come il Billionaire di Flavio Briatore o il Just Cavalli. Alla serata al Country Club hanno suonato tre dj romani, di cui uno è risultato positivo. L'altro dj, invece, è il figlio della presentatrice Paola Perego, risultato negativo al tampone. La maggior parte dei positivi ha riscontrato comunque sintomi lievi come stanchezza e perdita di olfatto o gusto. Nessuno di loro, per il momento, è in gravi condizioni.
D'Amato: "Mancato rispetto regole in Sardegna rischia di far esplodere bomba virale"
Dei 115 casi di coronavirus diagnosticati oggi nel Lazio oltre il 30 per cento sono riferiti a romani di rientro dalle vacanze in Sardegna, tanto che questa mattina l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, ha dichiarato: "Il mancato rispetto delle regole nei locali della movida in Sardegna rischia di far esplodere una bomba virale. Ci aspettiamo un considerevole aumento dei casi ed è in corso una grande azione di traccia mento. Se si fossero rispettate le regole minime non si sarebbe creata questa situazione. Torno a ribadire che sono necessari i test agli imbarchi dalla Sardegna".