Dai rosari a 10 euro alle statuette a 60 euro: il prezzario dei gadget della Madonna di Trevignano
Dalle statuette ai rosari, dagli anelli alle bottigliette d'acqua santa, dai ceri votivi alle cartoline con l'immagine della Madonna di Trevignano sono alcuni degli oggetti che vengono venduti nel terreno in via Campo delle Rose, dove il 3 di ogni mese alle ore 15 centinaia di persone si radunano insieme a Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Cardia, per la recita del rosario. A raccontarlo a Fanpage.it è una ex fedele, Gianna, che per tre volte ha raggiunto il paese sulle rive del Lago di Bracciano per la preghiera collettiva. Avendo sentito parlare attraverso i media di una veggente che vedrebbe a suo dire la Madonna, incuriosita ha deciso di partecipare all'incontro al quale puntualmente la Vergine Maria le consegnerebbe messaggi per l'umanità.
Il prezzario dei gadget della Madonna di Trevignano
"Premetto di essere una persona cattolica e praticante e di essere andata al campo di Trevignano insieme ad alcune amiche per curiosità, ma anche per vedere con i miei occhi cosa accade". Gianna al suo arrivo nel terreno ha notato subito che era allestito un banchetto per la vendita di alcuni oggetti, una sorta di souvenir da portare a casa o regalare ai propri cari: statue della Madonna a 60 euro, rosari a 10 euro, ceri votivi dai 4 ai 6 euro, anelli con figure sacre a 2 euro e cartoncini con l'immagine della Madonna di Trevignano a 12 euro. "Ricordo per certo che i prezzi erano imposti e che non c'era alcun bussolotto per le offerte volontarie". Itala, un'altra donna che ha partecipato ad un raduno di preghiera, ha spiegato di aver chiesto una bottiglietta d'acqua per il nipote: "Credevo che fosse ad offerta libera, ma ho visto che costava 2 euro, non l'ho presa e me ne sono andata via".
"Oggetti venduti come benedetti, ma da chi?"
Gianna ha acquistato alcuni ceri votivi, per portarli sulla tomba del padre al cimitero, mentre una sua amica ha comprato una statuetta della Madonna. Ma ripensandoci tornata a casa ha deciso che non andrà più nel campo dei rosari di Trevignano. "Ci ho ripensato a lungo e mi sono resa conto di essere stata presa in giro, perché ho capito che su questa cosa ci stavano lucrando. La cosa che mi ha più infastidita è stato il fatto che tutti questi oggetti erano venduti come benedetti. Ma benedetti da chi?". La Chiesa cattolica prevede che la benedizione di oggetti per esempio rosari deve essere fatta da un sacerdote con l'acqua benedetta. Su richiesta quest'ultimo può dare dell'acqua benedetta alle famiglie per la propria abitazione. Ma un privato cittadino non può chiedere acqua benedetta ad un sacerdote per utilizzarla su oggetti destinati alla vendita.