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Dalle fogne del Colosseo emergono ossa di animali, resti di cibo e frammenti di scena

Ossa di animali, resti di cibo, frammenti di ornamenti degli spettacoli e abiti di scena. È quanto emerso dallo studio del sistema fognario del Colosseo.
A cura di Alessia Rabbai
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Resti di animali e di pasti e dadi è quanto trovato nelle fogne del Colosseo a Roma. È quanto emerso da uno studio sul funzionamento del sistema di drenaggio delle fogne antiche dell'Anfiteatro Flavio condotto da Roma Sotterranea e della Soprintendenza capitolina. Un lavoro che ha permesso di capire il funzionamento del sistema idraulico e di smaltimento delle acque sotterranee, com'era strutturato e come funzionava quando era attivo quello che oggi è uno dei monumenti più famosi al mondo e che al tempo ospitava gli antichi romani in occasione dei giochi. A riemergere sono informazioni incredibili che risalgono al 523 d.C. riconducibili agli spettacoli e a ciò che accadeva durante il loro svolgimento. Uno vero e proprio prezioso spaccato di quotidianità della Roma Antica.

Ossa di animali e resti di pasti

Speleologi, archeologi e archietteti hanno trovato nel sistema fognario del collettore Sud ossa di orsi, leoni, leopardi, cani bassotti. Si tratta di animali che erano costretti a combattere e morire per puro intrattenimento, ossia per dilettare gli spettatori, che sedevano tra gli spalti. C'erano inoltre resti di pasti come uva, fichi e pinoli. E oggetti da gioco come i dadi. Nello studio i ricercatori hanno usato dei robot filoguidati che si sono fatti largo nel canale. Dai semi ritrovati gli studiosi sono potuti risalire a quello che gli antichi romani mangiavano abitualmente durante gli apettacoli, ossia frutta di vario tipo.

Ornamenti degli spettacoli e abiti di scena

Come noi al cinema anche loro amavano dunque concedersi uno spuntino. Anche se nel caso di quest'ultimi si trattava di veri e propri pasti, in quanto dovevano trascorrere delle lunghe giornate. Altri ritrovamenti mostrano a distanza di migliaia di anni informazioni sugli ornamenti degli spettacoli e sugli abiti di scena: venivano usate foglie di bosso e di alloro. Sono state inoltre trovate monete e borchie, cinquantatré esattamente, di Età romana. Un lavoro che testimonia quanto Roma, museo a cielo aperto, sia ancora ricca di tesori tutti da scoprire.

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