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Dalle chat nell’inchiesta il mondo delle baby bande: “Avete menato uno down ora avete Roma contro”

Dalle carte dell’inchiesta sul pestaggio di un 17enne emerge la geografia delle baby bande di Roma, e la faida tra il gruppo dei 18 (tra Garbatella e l’Eur) e i 17 (Roma Nord). Lo stesso gruppo responsabile del pestaggio organizzò le maxi risse del Pincio.
A cura di Valerio Renzi
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Il nome della chat è "18", sono un gruppone di un centinaio di giovanissimi, soprattutto dei quartieri di Roma Sud tra Garbatella e la periferia. Fanno comitiva tra San Paolo e l'Eur, e sono loro secondo la procura dei minori i responsabili del pestaggio di un ragazzo con sindrome di down avvenuto nel maggio del 2021. Una mossa quella della baby banda che si dimostra presto un passo falso. Perché parliamo di bande e del più abusato termine "baby gang?". Perché si aggregano per identità di quartiere e per rivaleggiare con altri gruppi, non sono gruppi di spacciatori e rapinatori. L'elemento criminogeno, quando c'è, è solo un corollario all'identità data dallo stare insieme, riconoscersi negli stessi luoghi di aggregazione e nello stesso nome.

Dicevamo: le botte al ragazzo di 17 anni con la sindrome di down sono un passo falso per il gruppo. Il video del pestaggio che girano sui social non hanno nulla di eroico, e gli avversari passano alla controffensiva promettendo vendette e di rimetterli al loro posto. È una questione di consenso, di legittimità. Così è "Fragolone", da quanto si apprende uno dei sei indagati a tentare di giustificarsi per quanto accaduto con gli altri membri del gruppo in una chat WhatsApp: "Se stava pe’ scopà a piskella mia". Si giustifica il ragazzino con gli altri, e il Cicoria sottolinea come altre bande si starebbero coalizzando contro i 18: "Stanno pe piassela con voi". Il riferimento in particolare è ai "17", banda che gravita invece nei quartieri di Roma Nord.

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La fidanzata di "Fragolone", anche lei minorenne e indagata per lesioni, sostiene la legittimità della spedizione punitiva con le amiche in altre chat: "Me sa che se stiamo a mette contro i 17…se vanno a rompe er ca..o ar pischello mio non credo che sto bona". Non fa parte della banda, ma neanche ne prende le distanze. Ed è proprio dal suo cellulare che emerge il clima innescato dall'azione all'esterno di metro Piramide a cui la giovane ha fatto da esca. Scrive un amico: "L’amichetti tua se fanno i pazzi…mena’ uno down…c’avete tutta Roma contro… Avete scatenato un macello che manco ve immaginate…avete fatto ‘ntoppa a gente seria. So sincero co ‘sta cosa ve siete praticamente suicidati".

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