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Dalle canzoni fasciste alla scritta ‘dux’: il volto del candidato sindaco a Rieti sui social

Dalle citazioni delle canzoni alle ricorrenze fasciste, ricordate puntualmente ogni anno: ecco come appare Daniele Sinibaldi sui social network.
A cura di Beatrice Tominic
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Si presenta serio e sorridente in giacca e cravatta, capelli pettinati con la riga da una parte e uno sguardo rassicurante Daniele Sinibaldi, candidato sindaco di Rieti, nella sua pagina istituzionale di Facebook. Da una parte la sua immagine, dall'altra i loghi delle nove liste che lo appoggiano, fra cui i tre grandi partiti di destra in Italia: Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega.

Se, però, ci trovassimo a voler cercare maggiori informazioni su di lui, scopriremmo molto di più osservando i contenuti nel suo profilo personale. Visitato il suo profilo capiremmo perché, presentandolo lo scorso 7 maggio, l'attuale sindaco della provincia di Rieti ha concluso il suo discorso dicendo: "Dobbiamo andare avanti al grido di battaglia che è sempre lo stesso: boia chi molla."

Cosa condivide su Facebook

C'è un prima e un dopo nel profilo di Facebook di Daniele Sinibaldi: un prima giovane e appassionato, in cui Sinibaldi ha pubblicato richiami più o meno velati al fascismo. Ma c'è anche un dopo, in cui ha iniziato ad affiancare all'immagine più estremista (che a poco a poco sta provando ad abbandonare), una più moderata.

Oltre alle foto che lo immortalano con un volto più giovane e sbarbato, quelle di ricordo e mobilitazione per i terremoti de L'Aquila e delle più vicine Arquata e Amatrice, ci sono dettagli che, almeno chi si accinge ad andare alle urne dovrebbe conoscere. Non solo i suoi cantanti preferiti e il video della storica Ice Bucket Challenge del 2014, in cui alcuni scherzavano, profetici, commentando con "Sinibaldi Sindaco": sono molti i richiami all'estrema destra e al fascismo, soprattutto, ma non solo, negli anni precedenti all'elezione in consiglio comunale.

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Le due versioni della stessa persona, però, si incrociano nel 2017 quando, stavolta nella pagina istituzionale, commenta l'idea di reinserire la scritta "Dux" sul Monte Giano: "La proposta depositata in Consiglio regionale del Lazio da Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale potrebbe riconsegnare i boschi della provincia di Rieti al loro antico splendore!"

Canzoni e ricorrenze

Andando a ritroso nel tempo, il primo particolare che colpisce arriva da una foto scattata davanti ad un pub chiamato "The white hart", cioè il cervo bianco. Nella descrizione d'accompagnamento, scrive la citazione di una canzone del gruppo Sotto fascia semplice, già autore di altre hit dal sapore "nostalgico", come Bandiera nera e Squadristi. Ma non è l'unica band citata spesso che tratta questi temi.

Fra le varie ricorrenze ricordate nel suo profilo, invece, ogni anno c'è la giornata del Ricordo per le vittime delle foibe. Spuntano anche post in memoria dei ragazzi morti ad Acca Larentia, con tanto di immagine della targa firmata da "i camerati" e di altri ragazzi di destra morti durante gli anni di piombo. Diversamente, invece, in occasione della morte di Fidel Castro scriveva: "Hai perso perso la tua battaglia Fidel, l'hai combattuta e te ne va dato atto, ma dalla parte sbagliata!"

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Non è l'unica volta, però, che si è trovato a commentare il comportamento dei propri avversari politici: con qualche vecchia immagine russa, francese e italiana ricordava l'idea di famiglia che aveva il Partito Comunista il giorno della manifestazione del 30 marzo 2019 ospitata a Verona per il Family Day.

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Ancora, commentando un articolo de Il Giornale, con una dichiarazione di Jerri Calà contro Laura Boldrini, scriveva: "Non ho una maglietta rossa da indossare, non è un colore che mi calza particolarmente ma mi interrogo pensando ad un Paese dove perfino un comico dice cose più serie di alcuni politici…"

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A chi si ispira il candidato sindaco di Rieti

Fra le persone che ammira, invece, sicuramente c'è Paolo Di Canio, di cui condivide una citazione in cui spiega il suo punto di vista sulla politica (e, anche fra queste righe, compare un immancabile me ne frego) e Marine Le Penn.

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Per concludere, infine, appaiono anche diverso riferimenti ai territori di Fiume, dell'Istria e della Dalmazia definiti come "ancora italiani", con qualche immagine di un D'Annunzio bowiezzato e alla nota battaglia per i marò. Non mancano, però, anche immagini di quadri, in stile rigorosamente futurista, la cui unica eccezione sembra essere L'isola dei morti, Die Toteninsel, del pittore svizzero Arnold Böcklin. Come ricorda qualcuno nei commenti e come ha osservato il quotidiano la Repubblica, sarebbe l'opera preferita di Adolf Hitler. La sua risposta arriva secca: "Semplicemente bello."

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