Dal 18 ottobre 2023 per visitare il Colosseo servirà un biglietto nominativo: tutte le novità
Il Ministro della Cultura lo aveva annunciato e così sarà: dal 18 ottobre 2023 si entrerà al Colosseo soltanto con un biglietto nominativo. Dopodomani dunque entrerà in vigore il nuovo sistema di prenotazione, che prevede tagliandi nominativi e l'apertura di una nuova biglietteria fisica, con l'obiettivo di raddoppiare la percentuale dei ticket venduti direttamente in loco.
Tutte le novità da mercoledì 18 ottobre
Neanche il tempo di sorridere per il record di visite registrato nel 2022 che le voci intorno al bagarinaggio sui biglietti d'ingresso al Colosseo avevano scatenato un'ondata di polemichhe intorno al Parco Archeologico dell'Anfiteatro Flavio. Polemiche alle quali il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aveva risposto con la promessa di introdurre quanto prima un sistema di biglietti nominativi e l'incremento dei ticket venduti direttamente al Colosseo.
Dalle parole ai fatti: da mercoledì 18 ottobre 2023 entrerà in vigore il nuovo sistema per l'acquisto dei biglietti nominativi direttamente sul sito del Colosseo, tramite call center e nelle biglietterie fisiche, valido per tutte le tipologie d'ingresso. Altre novità riguardano proprio l'acquisto dei biglietti in loco, la cui percentuale verrà raddoppiata anche grazie all'apertura di un nuovo punto vendita tra largo della Salara Vecchia e via dei Fori Imperiali: contando anche quella già attiva in piazza del Colosseo, saliranno così a 6 i luoghi in cui procedere all'acquisto dei biglietti senza passare dai canali digitali, fino ad esaurimento delle disponibilità.
Le polemiche sul sistema di bagarinaggio
Contrastare il bagarinaggio e favorire il pubblico che non ha provveduto o non è riuscito ad accedere all'acquisto online dei biglietti: a metà settembre l'assessore al Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, aveva denunciato le gravi difficoltà nel trovare il biglietto, prendendo le difese dei tanti turisti che "vengono a Roma per vedere anche il Colosseo ma sono costretti a tornare a casa senza averlo visitato oppure dopo aver speso cifre folli per il biglietto".
Un "danno d'immagine gravissimo per la città" quello messo in luce da Onorato e finito sotto l'occhio dell'Antitrust, che ha evidenziato i meccanismi di un sistema di acquisto preventivo per mezzo dei cosiddetti "bot": gran parte dei biglietti veniva traslato dal canale di vendita ufficiale sul sito di alcuni operatori di intermediazione turistica, dove rimanevano disponibili a prezzi più alti scomparendo, di conseguenza, dalla disponibilità degli utenti sul sito ufficiale.
Un meccanismo al quale, con le nuove regole, si cerca di porre un argine concreto: le misure che entreranno in vigore a partire da mercoledì prevedono la rimodulazione delle quote destinate ai canali di vendita, con il 25% del totale dei biglietti che sarà destinato ai tour operator e il 55% che invece rimarrà a disposizione dei singoli visitatori.