Da oggi le vittime della tratta non avranno più aiuto: il Comune di Roma ha chiuso il servizio
"Roxanne" è stato chiuso all'improvviso. L'unico servizio di Roma Capitale per il sostegno e il reinserimento delle vittime di tratta non esiste più. L'ufficio di via Galilei, nel Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma, è stato smantellato ieri pomeriggio. Lo ha raccontato a Fanpage.it Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio. La chiusura, che ha lasciato basiti gli operatori, è arrivata dopo una prima gara pubblica annullata per diversi errori.
"Il Comune non può chiudere così un servizio essenziale, c'erano altre strade"
La denuncia di quanto avvenuto è arrivata sui social. Il post è di Francesca Danese, già assessore alle Politiche Sociali nella giunta Marino: "È stato appena smantellato, chiuso, cancellato l’unico programma per il contrasto alla tratta di esseri umani. Non vi sembra assurdo che nulla sia stato fatto da questa Giunta per salvare un servizio?". Sentita da Fanpage.it, ha spiegato le motivazioni della chiusura: la gara pubblica per la riassegnazione del servizio è andata male a causa di errori tecnici e formali, commessi sia da alcuni enti che dall’amministrazione. "Ma il Comune di Roma – ha protestato – non può chiudere un servizio così importante in attesa di un’altra gara. C'erano altri strumenti".
Il silenzio delle istituzioni e l'appello alla sindaca
Le istituzioni per ora tacciono: se la denuncia non fosse stata pubblicata sui social tutto sarebbe rimasto nel silenzio. Per Francesca Danese l'errore è stato commesso a monte: "La gara non andava fatta – ha dichiarato – perché, in base all'articolo 55 e alla sentenza della Corte Costituzionale, per programmi a regia pubblica così longevi è necessaria la coprogettazione ". L'obiettivo, secondo Danese, è quello di togliere il servizio al terzo settore affidandolo alla Fondazione Roma Solidale, un'istituzione governata proprio dal Campidoglio al momento. Ha poi denunciato le gravi responsabilità politiche: "La sindaca Virginia Raggi non può non sapere che viene chiuso un servizio che era il fiore all'occhiello di Roma, portato a modello in tutta Europa".
Si ferma la catena di sostegno alle vittime di tratta
"Roxanne" è una macchina complessa: le unità di strada sono gestite da Casa dei diritti sociali, Cooperativa Parsec e Magliana 80. Poi ci sono gli sportelli per l'inserimento lavorativo e le strutture di comunità chiamate "case protette". Lo sportello è stato chiuso e le unità mobili sono in attesa di una nuova gara. Resterebbero aperte, al momento, solo le case protette. Dopo dieci anni, e una lunga fase di sperimentazione, la catena si è bloccata: "Serviva a individuare donne che intendono uscire dai circuiti di sfruttamento; alla prevenzione e riduzione del danno; all’orientamento anche di carattere legale, a progetti di alfabetizzazione, orientamento e tirocini lavoro". Tutto questo, per ora, è fermo.