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Dà fuoco alla moglie e simula un incidente, la sorella della donna: “Lui voleva bruciarla viva”

Dopo anni di violenze e maltrattamenti, si è presentato da lei in campagna e le ha dato fuoco in campagna, bruciandole il viso. Oggi si trova a processo per lesioni gravissime.
A cura di Beatrice Tominic
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Le ha dato fuoco, infiammandole il volto: per soccorrere la donna sul posto è arrivato immediatamente l'elisoccorso. Dal piccolo paesino della Tuscia in cui si trovava è stata trasferita d'urgenza all'ospedale romano Sant'Eugenio, dove si trova il Centro Grandi Ustioni.

"Lui ha detto che stavano bruciando delle sterpaglie in campagna quando ha preso fuoco – sono le parole della sorella della donna – Ho avuto subito dei sospetti. Sapevo che lei lo voleva lasciare, perché era una persona violenta. Sono andata in campagna: ho trovato una tanica di benzina e una striscia di erba bruciata, c'erano anche dei capelli strappati. Lui voleva bruciarla viva", ha raccontato in aula. Una versione diversa quella dell'uomo che, invece, sostiene di aver immediatamente confessato l'accaduto non appena arrivati in ospedale.

Cosa è successo in campagna

Il processo per quanto avvenuto è ancora in corso: il marito della donna, nel frattempo diventato ex, è imputato per lesioni gravissime al tribunale di Viterbo. I fatti, però, sono avvenuti nell'ottobre del 2013, dopo anni di litigi e maltrattamenti subiti dalla donna. "Prima non ne parlava. Quando è morto nostro padre, invece, mi ha rivelato tutto: litigavano spesso, lui beveva ed era violento. Lei sopportava: si vergognava, per i figli e perché viviamo in un piccolo Paese – ha spiegato in aula la sorella, come riporta l'edizione locale de il MessaggeroSoltanto tempo dopo ha deciso di denunciare anche quest'ultimo episodio. Non ce la faceva più".

La testimonianza della sorella in tribunale

Chiamata a testimoniare in tribunale, la sorella ha ripercorso quanto avvenuto in quella tragica giornata. E anche in quella precedente: "Il giorno prima era venuta a casa mia insieme ai bambini, la situazione era pesante – ha dichiarato – Lui durante la notte si è presentato da noi. Bussava alla porta ma non abbiamo aperto". La mattina seguente è andata al lavoro. Poi la chiamata terribile. "Verso mezzogiorno al telefono mi ha detto che per la stava trasportando in ospedale a Roma con l'eliambulanza perché era andata a fuoco. Soltanto dopo ho messo insieme i pezzi, i lividi che le avevo visto addosso negli anni che giustificava dicendo di aver sbattuto".

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, partite non appena scattata la denuncia, la donna si trovava in campagna quando l'ha raggiunta il marito che, con una tanica di benzina, le ha dato fuoco. La prossima udienza è attesa per settembre.

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