Tragedia sfiorata al Rossellini, crolla una finestra sugli studenti: è il secondo caso in 24 ore
Crollano finestre nelle scuole della capitale. Dopo il caso di ieri al liceo Ripetta, quando un vetro si è staccato da un infisso colpendo un docente e uno studente su una spalla, durante la ricreazione, un'altra finestra è caduta all'interno di un'aula della succursale dell'istituto Rossellini. La foto dell'infisso totalmente sganciato, poco dopo il crollo, è stata condiviso su Instagram dal profilo Welcome to Favelas che rassicura: nessuno studente è rimasto ferito.
Stavolta, però, secondo quanto riferito a Fanpage.it da una studentessa del Collettivo Autorganizzato Rossellini, non si sarebbe trattato di edilizia fatiscente. "È vero che l'edilizia della scuola è totalmente fatiscente sia in centrale che in succursale, dove è avvenuto il crollo – spiega – Ma stavolta è avvenuto durante i lavori di potatura degli alberi vicino alle finestre della scuola".
La protesta del collettivo
"Ciò che troviamo inammissibile – commenta la studentessa – È che l'intervento durante le ore di lezione sia stato autorizzato: non doveva essere data l'approvazione alla potatura. Non durante l'orario scolastico, con le classi piene di alunne e alunni". Rami e alberi preoccupano l'intera comunità studentesca: "In entrambi gli edifici, diverse zone che erano totalmente percorribili ora sono state delimitate, molto spazio risulta inagibile, ma allo stesso tempo non è neanche sicuro".
La foto della finestra caduta
Il crollo, anche in questo caso, è avvenuto nelle prime ore della giornata di scuola. La foto della finestra caduta, in apertura, è stata presto ricondivisa online. L'infisso, stavolta, è caduto interamente sul pavimento, fra i banchi di un'aula. Il vetro, nella caduta, si è rotta dopo aver toccato il pavimento. Intorno all'infisso caduto docenti e studenti, probabilmente anche alcuni collaboratori scolastici. Alle loro spalle una lavagna Lim.
Le reazioni sotto alla foto della finestra rotta
Sotto all'immagine, sui social, numerosi utenti hanno reagito con risposte serie e pragmatiche, ma anche con battute ironiche. Proprio la lavagna digitale ha attirato l'attenzione di uno di loro: "Lavagne digitali da 5000 euro l'una e poi non fanno la manutenzione basica e la gente rischia la vita", commenta uno di loro. Gli fa eco un'altro: "Il tecnico dei computer che sta spiegando che basta chiudere e riaprire la finestra per sistemare il bug". E un altro ancora continua: "Una volta le finestre le spaccavamo noi, ora cadono da sole…".
Poi arriva la polemica: "Il bello è che stanziano fondi ogni giorno quasi e non si sa chi si prenda ‘sti soldi: è maleducazione non condividere il bottino delle rapine".