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Croci celtiche sulla serranda della sede di Rifondazione Comunista, divelta la porta di ingresso

Blitz fascista alla sede di Rifondazione Comunista alla Montagnola dove ieri notte, mentre era in corso il coordinamento nazionale di Link Studenti Indipendenti, è stata divelta la porta di ingresso e disegnate tre croci celtiche sulla serranda.
A cura di Beatrice Tominic
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La sede di Rifondazione Comunista intitolata a Che Guevara, in via Fontanellato.
La sede di Rifondazione Comunista intitolata a Che Guevara, in via Fontanellato.

È accaduto la scorsa notte al Che Guevara Roma, la sede di Rifondazione Comunista alla Montagnola, al civico 69 di via Fontanellato, fra via Cristoforo Colombo e via di Grotta Perfetta, a pochi passi dal Parco intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e a poco più di un chilometro dalla fermata della metropolitana Marconi.

Qui, nella notte fra sabato 29 e domenica 30 aprile, qualcuno ha imbrattato la serranda della sede con simboli fascisti: sono comparse croci celtiche sopra al disegno realizzato sulla sarcinesca, con i ritratti di personaggi simbolo della politica e dell'attivismo italiani e internazionali. Due croci celtiche sono state realizzate anche sopra ai volti di Fidel Castro e Ernesto Che Guevara, al quale è intitolata la sede. Divelta anche la porta di ingresso che porta all'interno dello stabile.

All'interno dello spazio, si stava tenendo la riunione del coordinamento nazionale di Link – studenti indipendenti, previsto dalla mattina di sabato a domenica pomeriggio con pernottamento dei partecipanti.

Non appena si sono resi conto di quanto stava avvenendo all'esterno, è stata immediatamente allertata la polizia. Sul posto, in breve tempo, è arrivata una volante: fortunatamente, oltre alla porta divelta e alle croci celtiche, non sono state riscontrate altre anomalie.

La denuncia sui social

Nella giornata di oggi, il circolo stesso ha condiviso con una nota sui social quanto avvenuto la scorsa notte, descrivendo la doppia aggressione al Che Guevara.

"Mentre siamo intenti ad individuare chi ha commesso tali atti ed a decidere le azioni conseguenti – hanno scritto in chiusura – Ribadiamo che andremo avanti con le nostre iniziative politiche e sociali ed invitiamo la cittadinanza ad alzare il livello di attenzione e di militanza antifascista.

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