Croci celtiche sui manifesti di Monica Cirinnà: “Intimidazione nazifascista, non mi fermerò mai”
Croci celtice sono comparse a Maccarese sui manifesti elettorali di Monica Cirinnà, candidata al Senato nel collegio Lazio U04 per il centrosinistra alle politiche di domenica 25 settembre. A darne notizia è stata lei stessa stamattina con post pubblicati sui suoi canali social ufficiali, insieme ad alcune immagini che mostrano la sua foto imbrattata con della vernice spray nera. "Il mio volto, ritratto sui miei manifesti elettorali, ricoperto con croci celtiche, simbolo chiaramente riconducibile al nazifascismo. È successo davanti a uno stabile che fino a poco tempo fa era occupato da militanti di estrema destra vicini a CasaPound e che è stato, finalmente, sgomberato – spiega Cirinnà – Lì sorgerà una struttura sanitaria, per volontà della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino".
"Intimidazione nazifascista"
Cirinnà definisce il gesto compiuto da parte di ignoti un tentativo di intimidazione da parte dei neofascisti: "Non è la prima volta, è successo a Gaeta, a Bassano del Grappa, a Fiumicino e in tanti altri posti e occasioni. Non sono certo l'unica ad essere bersaglio di questo genere di ‘messaggi'. L'ennesimo segnale non solo di una campagna elettorale alimentata dall'odio, ma anche di quali siano le spinte e le forze che si sentono libere di agire contro di noi, contro chi difende la Costituzione nata dalla Resistenza e fondata sui valori dell'antifascismo, della democrazia e della libertà". E ha aggiunto: "Non mi sono fermata le altre volte, non mi fermerò neanche questa volta e non mi fermerò mai".
D’Amato: "Forza Monica, non ti fermeranno"
Tanti i messaggi di solidarietà a Monica Cirinnà, tra i quali quello dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato: "Forza Monica non ti fermeranno. Esprimo la ferma condanna per il vile attacco, ma sono certo che nessuno potrà fermare la tua passione. Il ritrovamento di croci celtiche sui manifesti elettorali è un brutto segnale di un clima di odio che mira all’intimidazione".
Montino: "Gesto indegno e vigliacco, che va condannato"
Sulla vicenda che vede come bersaglio Monica Cirinnà è intervenuto il marito e sindaco di Fiumicino Esterino Montino: "Finora non ho usato i miei canali per la campagna elettorale di mia moglie, pur supportandola in tutte le iniziative che ha fatto e sta facendo, per evitare le solite strumentalizzazioni. Davanti a queste foto però non posso fare finta di niente, sono un gesto indegno che va condannato a prescindere da tutto. Purtroppo non è la prima volta che Monica subisce questo genere di intimidazioni. Negli anni sono stato al suo fianco nelle tante iniziative fatte in tutta Italia e sono testimone di diversi tentativi di metterla a tacere, tutti riconducibili all'area di estrema destra neofascista. Le sue battaglie, le sue posizioni nette e ferme, il suo coraggio danno fastidio a molti. Dovranno continuare a farsene una ragione, perché non saranno questi gesti vigliacchi a fermarla. Lo slogan che ha scelto per la sua campagna elettorale è, in effetti, la sua essenza: ‘il coraggio di avere coraggio'.