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Cpr di Ponte Galeria, arrestato un 25enne dopo aggressione sessuale contro agente

Un ragazzo di nazionalità nigeriana ha afferrato un’operatrice dei carabinieri per i capelli tentando di baciarla e leccandole tutto il viso, per poi aggredire i colleghi intervenuti per aiutarla. Dovrà rispondere di violenza sessuale, resistenza e lesioni.
A cura di Simone Matteis
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Il Cpr di Ponte Galeria, immagine di repertorio
Il Cpr di Ponte Galeria, immagine di repertorio

Tentata violenza al Centro per il rimpatrio di Ponte Galeria, alle porte di Roma, dove un ragazzo nigeriano di 25 anni ha cercato di avere un approccio sessuale con una donna carabiniere in servizio per poi scagliarsi contro due colleghi intervenuti per soccorrerla. Processato per direttissima con le accuse di violenza sessuale, resistenza e lesioni, il 25enne si trova adesso in carcere: "Lì mangio e sto bene" il suo commento dopo la sentenza.

Le molestie alla donna e l'aggressione ai colleghi

Verso le 12.30 di sabato 30 settembre il ragazzo si trovava in coda davanti all'infermeria del Cpr appena fuori la Capitale quando a un tratto ha tentato di aggredire con un pugno un carabiniere lì vicino per poi avventarsi contro la sua collega. Il 25enne ha afferrato la donna per i capelli con violenza tentando di baciarla e poi, non riuscendoci, le ha leccato tutto il viso lasciandole un'abbondante quantità di saliva anche nell'occhio. Immediato l'intervento degli altri carabinieri per bloccare il nigeriano che, dopo un primo momento in cui è apparso innocuo, ha dato in escandescenze tentando di sfilare a uno dei militari lo sfollagente che teneva attaccato alla cintura.

Approvata la richiesta per la perizia psichiatrica

Dopo una violenta colluttazione per immobilizzare e ammanettare il 25enne, i carabinieri hanno riportato diverse contusioni al volto, al braccio e al ginocchio. Portato in camera di sicurezza nella caserma di Casal Palocco, il ragazzo è stato processato per violenza sessuale, resistenza e lesioni.

Le risposte del giovane fornite durante l'interrogatorio, vaghe e confusionarie, hanno spinto però i giudici ad accettare la richiesta di procedere a un esame psichiatrico avanzata dall'avvocato Francesco Bicarini. Il nigeriano è stato dunque arrestato e trasportato in carcere in attesa della perizia richiesta dal legale ma, stando a quanto riportato da Il Mattino, alla lettura della sentenza il ragazzo avrebbe esclamato soddisfatto "Va bene, in carcere mangio e sto bene".

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