Covid19, test salivari nelle scuole: i primi 100 bambini tutti negativi

Sono tutti negativi i primi cento test antigenici salivari ai quali sono stati sottoposti i bambini dell'Istituto Comprensivo G.B. Grassi di Fiumicino. A renderlo noto nella serata di oggi, martedì 6 ottobre, l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, dopo gli esiti comunicati dall'ospedale San Camillo. Stamattina le equipe della Asl Roma 3 si sono recate nelle classi, indossando cerchietti con fiocchi, coroncine e orecchie dei personaggi dei cartoni animati, coprendo naso e bocca con mascherine colorate o a tema Halloween, e hanno coinvolto attivamente gli alunni a fare il test, ponendolo come se fosse un simpatico gioco.
Lazio prima Regione d'Italia per test salivare
"La partenza della sperimentazione sul campo è stata molto importante e si è svolta con la collaborazione degli insegnanti, delle famiglie e dell’amministrazione comunale di Fiumicino, che desidero ringraziare – ha commentato D'Amato – Ora proseguirà secondo il programma e, una volta conclusa questa fase sperimentale, il modello verrà esteso in tutte le Asl della regione per i bambini più piccoli. Il Lazio è la prima Regione italiana ad attivare sul campo i test antigenici con prelievo salivare validati dall’Istituto Spallanzani”. I test antigenici salivari saranno effettuati parallelamente ai tamponi rapidi, che riguardano invece studenti delle scuole superiori.
Come funzionano i test salivari
I test antigenici con prelievo salivare sono pensati per i più piccoli, per i bambini che frequentano le scuole elementari e medie e il loro progetto pilota che sarà esteso nel Lazio è stato annunciato lo scorso venerdì dal governatore Nicola Zingaretti e l'assessore D'Amato, durante la conderenza stampa all'ospedale Lazzaro Spallanzani. Prevedono una diversa modalità di prelievo: non naso faringeo, ma appunto salivare, grazie ad un foglietto masticabile. In caso di conferma molecolare questo prelievo è sufficiente e non bisogna prelevare un altro campione. Dell'analisi dei campioni raccolti se ne occupa il laboratorio dell'ospedale San Camillo.