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Covid 19

Covid, Zingaretti: “Se curva contagi non si ferma, sistema sanitario di Lazio e Italia va in tilt”

“Se non si ferma curva del virus il sistema italiano va in tilt. Se non si dovesse fermare la curva ci sarebbe un problema molto serio di ospitalità e di contenimento del sistema sanitario. Ci auguriamo e lavoriamo affinché le misure facciano rallentare la curva”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante la conferenza stampa in cui ha annunciato l’attivazione di nuovi posti letto per pazienti Covid nel Lazio (arriveranno a oltre 5mila).
A cura di Enrico Tata
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Ieri il Lazio ha superato quota 2.500 pazienti affetti da Covid ricoverati non in terapia intensiva. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha annunciato che in sette giorni verranno attivati 4400 posti letto complessivi per pazienti Covid. Già ad oggi, quindi, è stata superata la soglia del 50 per cento dei posti occupati. Una soglia critica. "Gli scenari prevedono per le prossime settimane un andamento in ascesa dei contagi e i posti letto attivati sono sufficienti per questo scenario", ha dichiarato l'assessore D'Amato rispondendo a Fanpage.it nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi. "O le misure messe in campo producono degli effetti, oppure questi scenari non saranno sufficienti per noi e per tutto il Paese. Per il momento abbiamo valutato una situazione di ascesa della curva fino alla fine di novembre". E Zingaretti ha aggiunto: "Questa domanda è la fotografia del perché bisogna riprendere provvedimenti. Se non si ferma curva del virus l'intero sistema italiano e anche quello del Lazio va in tilt. Se non si dovesse fermare la curva ci sarebbe un problema molto serio di ospitalità e di contenimento del sistema sanitario. Ci auguriamo e lavoriamo affinché le misure facciano rallentare la curva".

Nuova ordinanza di Zingaretti: posti arriveranno a 5.310, di cui 900 di terapia intensiva

Il presidente Zingaretti, ha firmato un'ordinanza che prevede una rimodulazione della rete ospedaliera Covid e la creazione di nuovi posti letto ordinari: fino ad oggi erano 2.381 posti letto ordinari e 531 di terapia intensiva. Diventeranno in totale 5.310 posti in 54 strutture del territorio, di cui 4.409 ordinari e 901 di terapia intensiva. La riorganizzazione, ha dichiarato l'assessore D'Amato, dovrà avvenire entro sette giorni. Gli ospedali che verranno più coinvolti dalla nuova ordinanza (1200 posti letto circa in totale) sono il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli e l'Istituto Lazzaro Spallanzani. In queste strutture tutti gli interventi non urgenti verranno sospesi. A completamento della rete ci sono 13 alberghi a disposizione per 724 posti complessivi (250 ancora liberi) e 8 Rsa pubbliche.

"Dobbiamo resistere e combattere per vincere questa battaglia. Vincere significa anche ricostruire nei cittadini la speranza e fiducia di potercela fare. E quindi per farlo bisogna fermare la curva del contagio e questa è la priorità assoluta. In questi mesi abbiamo difeso il Lazio e la Capitale e io voglio ringraziare i cittadini e le cittadine che hanno permesso di raggiungere i risultati che abbiamo raggiunto. Ora dobbiamo continuare così. Faccio un appello a tutti i cittadini: teniamo alta la guardia. Noi non ci eravamo mai illusi che il virus fosse stato sconfitto e così abbiamo abbiamo deciso misure forti: obbligo di mascherine, coprifuoco alle 24, per esempio", ha dichiarato Zingaretti. "Il governo ha varato nuove azioni per fermare il virus, basato su criterio scientifico. Il Lazio è in fascia gialla, ma solo perché hanno funzionato le misure di contenimento e di individuazione dei positivi asintomatici. Ma questo non deve essere interpretato come un semaforo verde e di abbassamento dell’allerta per fermare il contagio. La nostra regione è a rischio come tutte le altre e lo stress sanitario è ancora altissimo. Ci attendono giorni di battaglia. Nessuno abbassi la guardia: questo ci consentirà di affrontare con fiducia i mesi che abbiamo davanti. Fermare questa curva è fondamentale".

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