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Covid, rischio variante Delta: nel Lazio è già dominante, i contagi aumenteranno

Secondo l’ultimo studio del Servizio regionale di sorveglianza e controllo delle malattie infettive, unità del Dipartimento di epidemiologia e diagnostica dell’Istituto Spallanzani di Roma, la variante è diventata dominante nel Lazio: rappresenta infatti il 57,1 per cento dei casi contro il 34,9 per cento di due settimane fa e il 3,4 per cento di metà maggio.
A cura di Enrico Tata
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Un caso di contagio su due è dovuto alla variante Delta, o indiana, del coronavirus. Secondo l'ultimo studio del Servizio regionale di sorveglianza e controllo delle malattie infettive, unità del Dipartimento di epidemiologia e diagnostica dell'Istituto Spallanzani di Roma, la variante è diventata dominante nel Lazio: rappresenta infatti il 57,1 per cento dei casi contro il 34,9 per cento di due settimane fa e il 3,4 per cento di metà maggio. Insomma, in meno di due mesi è passata dal 3 per cento a quasi il 60 per cento.

Lo studio sulla variante Delta dell'Istituto Spallanzani

L'indagine, spiegano gli esperti, ha riguardato 238 tamponi positivi analizzati tra il 28 giugno e il 10 luglio 2021. Secondo l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive questi numeri "non si discostano da quanto era atteso sulla base delle rilevazioni precedenti e dei dati nazionali". C'è da notare inoltre "che nel periodo considerato si è riscontrato solo un modesto aumento delle diagnosi di Covid-19 nella regione, e non vi sono ad oggi segnali di un incremento del carico assistenziale delle strutture ospedaliere e in particolare dei servizi di terapia intensiva". I test sono stati eseguiti, oltre che dal laboratorio di virologia dello Spallanzani, dai laboratori dell'Ifo e dell'Istituto Zooprofilattico del Lazio.

Cosa sappiamo della variante Delta

Nell'ultimo documento, pubblicato lo scorso 23 giugno, l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha sottolineato la crescente diffusione della variante Delta, ovvero la variante denominata B.1.617.2, che è più trasmissibile del 40-60 per cento rispetto alla variante Alfa. I cittadini che hanno ricevuto solo la prima dose sono meno protetti, ma alcuni studi sottolineano come la doppia dose di vaccino protegga dalla malattia grave e dalle ospedalizzazioni. Questa variante rappresenterà in Europa, secondo i dati dell'Ecdc, il 70 per cento delle nuove infezioni entro i primi di agosto e il 90 per cento dei contagi entro la fine di agosto. Per questo gli esperti hanno chiesto ai governi di non abbandonare del tutto le restrizioni e di intensificare la campagna vaccinale. In caso contrario si potrebbero osservare bruschi aumenti di infezioni e ricoveri.

D'Amato: "Casi destinati ad aumentare nel Lazio"

Secondo l'assessore D'Amato i contagi causati dalla variante Delta "sono destinati ad aumentare" nei prossimi giorni, soprattutto tra chi non si è vaccinato o non ha ancora completato il percorso vaccinale. La priorità è vaccinarsi e mantenere alta l'attenzione sulle regole di prevenzione dal contagio, non facciamo gli stessi errori della scorsa estate". Negli ultimi giorni i contagi sono stabilmente sopra i 100 casi, in aumento rispetto alle settimane precedenti. Il calo dei ricoveri e dei ricoveri nelle terapie intensive, invece, continua, almeno per il momento. L'obiettivo della Regione Lazio è di arrivare al 70 per cento della popolazione completamente vaccinata entro la prima settimana di agosto.

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