Costringe le figlie di 7 e 9 anni a mangiare carne avariata e tratta la moglie come una schiava
Un uomo è finito a processo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Ha costretto le sue due figlie di sette e nove anni a mangiare carne avariata, non curandosi del fatto che si sentissero male e trattava sua moglie come una schiava. Come riporta Il Corriere della Sera è comparso davanti ai giudici della quinta sezione penale e dovrà rispondere della accuse a suo carico. Le indagini della Procura della Repubblica di Roma sono partite dalla denuncia della donna, che esausta ha raccontato tutto alle forze dell'ordine ed è difesa dall'avvocata Carla Quinto. Sia la mamma che le due bambine ora vivono in una struttura protetta, dove hanno ricominciato a vivere con serenità, lontane dalla violenza.
Maltrattava e umiliava le figlie
Quella alla quale erano sottoposte la donna e le due bambine era una spirale di violenze fisiche e psicologiche, che andavano avanti da tempo. Molti gli episodi che si sono svolti nell'arco temporale compreso tra il 2018 e il 2021 in cui l'uomo, padre e marito padrone, esercitava il suo dominio su di loro, maltrattandole e umilandole. Com'è emerso in sede d'indagine costringeva le bambine a mangiare carne avariata, che provocava loro forti mal di pancia, altre volte non le faceva mangiare proprio, tenendole a digiuno.
Trattava la moglie come una schiava
Trattava la moglie giapponese come una schiava, umiliandola per la sua nazionalità e dicendole che "viveva come una parassita" oppure sputava sul pavimento e la costringeva a pulirlo. La insultava dicendole: "Sei una mongoloide, torna a Tokyo". E la picchiava. In un frangente ha minacciato di lanciarla dalla finestra e ha provato a spaccarle una bottiglia in testa. La donna si è fatta forza e ha denunciato le violenze alle forze dell'ordine, che hanno raccolto le informazioni inviandole in Procura.