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Costretta a vivere chiusa in cantina dal compagno per anni: la vicina fa scattare l’allarme e la salva

Il compagno la obbligava a vivere segregata in cantina, chiusa a chiave in uno scantinato adibito a camera da letto. Una vicina ha fatto scattare l’allarme e le ha permesso di salvarsi.
A cura di Beatrice Tominic
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Per anni ha costretto la compagna a vivere chiusa a chiave in uno scantinato adibito a camera da letto. Fino a quando una vicina di casa non si è accorta della situazione e ha segnalato la vicenda alle forze dell'ordine. Una volta sul posto, gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato l'uomo, un quarantacinquenne, che la costringeva a vivere segregata e a subire vessazioni e maltrattamenti. 

Costretta a vivere in una cantina: cosa è successo

La scoperta delle condizioni in cui era costretta a vivere la donna, una trentottenne di origine polacca, è avvenuta qualche pomeriggio fa. Deciso a far prendere un po' di aria alla compagna, il quarantacinquenne ha aperto lo scantinato in cui la obbligava a vivere permettendole di uscire per una passeggiata nelle vie del quartiere, rigorosamente in sua compagnia.

Nel corso dell'uscita, forse per qualche parola giudicata fuori posto dall'uomo, l'ha aggredita in strada. Le botte alla donna non sono passate inosservate ad una residente della zona che, avendo visto cosa stava accadendo, ha raggiunto la coppia. L'uomo stava tirando per i capelli la compagna, per trascinarla in cantina. La vicina, allora, ha provato a fermarlo, senza successo. Il quarantacinquenne ha minacciato anche lei, così la vicina ha chiamato il 112 chiedendo di intervenire.

Come viveva la donna segregata in casa: arrestato il compagno

Non appena allertati, gli agenti del commissariato di Tor Carbone ha raggiunto il luogo della segnalazione. La residente ha raccontato loro cosa aveva visto, descrivendo entrambi. Poco dopo i poliziotti sono riusciti a rintracciare l'abitazione dove il quarantacinquenne viveva insieme alla mamma. Hanno trovato anche la compagna. Hanno chiesto spiegazioni al quarantacinquenne, ma mentre cercava di minimizzare l'accaduto, la compagna ha fatto il signal for help, con la mano che da tesa si chiude in un pugno, per chiedere aiuto.

Il gesto del signal for help.
Il gesto del signal for help.

Il gesto non è sfuggito agli agenti. La donna li ha accompagnati nello scantinato adibito a camera da letto dove da anni era costretta a trascorrere intere giornate: materasso matrimoniale,  una cassettiera, dei sacchi con dei vestiti e alcuni secchi che la donna era obbligata ad utilizzare per i suoi bisogni fisiologici. La trentottenne è stata affidata ad un centro antiviolenza, mentre il quarantacinquenne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

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