Cosparse la ex moglie di benzina e le diede fuoco: condannato a sei anni e mezzo di carcere
Sei anni e mezzo di carcere e una provvisionale di 20mila euro è la condanna che il giudice ha stabilito per un uomo, per lesioni pluriaggravate sulla ex moglie. L'avrebbe cosparsa di benzina, per poi darle fuoco, facendola finire in ospedale con ustioni gravissime. La sentenza è arrivata ieri, la donna, che si è costituita parte civile nel processo, è assistita dall’avvocato Giovanni Labate. L'imputato è difeso dall'avvocato Paolo Casini.
Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine i fatti risalgono alla mattina del 21 ottobre del 2013 e sono avvenuti nel Viterbese. I coniugi erano in campagna e stavano bruciando delle sterpaglie. La donna ha raccontato che quello di cui è rimasta vittima non è stato un incidente, ma che suo marito le avrebbe gettato addosso di proposito del liquido infiammabile, probabilmente della benzina, per poi darle fuoco. Lo ha raccontatato ai suoi figli durante una cena, ma solo cinque anni dopo. L'uomo ha confessato il gesto, insieme alle minacce: "Era meglio se ti ammazzavo quel giorno" come riporta la testata locale Tuscia Web e "Ti scanno come un maiale".
Subito dopo l'accaduto la donna ha avuto bisogno di ricorrere a cure mediche urgenti, soccorsa e trasportata al Sant'Eugenio con l'eliambulanza, ha riportato ustioni gravissime al volto. Giunta in ospedale, i medici l'hanno sottoposta a un'operazione chirurgica d'urgenza ed è stata ricoverata per mesi, prima di poter tornare a casa. Sono stati proprio i suoi figli, dopo la sua confessione e l'ammissione da parte del padre a convincere la donna a denunciare. Così si è rivolta alle forze dell'ordine raccontando tutto e l'uomo è finito a processo. Ora dovrà rispondere delle accuse a proprio carico.