video suggerito
video suggerito

Così Albano Laziale, amministrata dal Pd, vuole bloccare il termovalorizzatore di Gualtieri

Nuovi guai per Gualtieri sul termovalorizzatore. Con un odg votato all’unanimità dal consiglio, il Comune di Albano Laziale ha chiesto alla Regione Lazio di misurare l’inquinamento nell’area della discarica di Roncigliano, che confina con il terreno acquistato da Ama a Santa Palomba per realizzare il nuovo impianto della Capitale.
A cura di Enrico Tata
61 CONDIVISIONI
Il terreno dove sorgerà il termovalorizzatore, molto più vicino ai Castelli Romani che alla Capitale.
Il terreno dove sorgerà il termovalorizzatore, molto più vicino ai Castelli Romani che alla Capitale.

Il Comune di Albano Laziale, amministrato dal centrosinistra, vuole bloccare il progetto del termovalorizzatore del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Con un atto votato all'unanimità dal consiglio comunale, il paese dei Castelli Romani ha chiesto alla Regione Lazio di misurare l'inquinamento nell'area della discarica di Roncigliano, che confina con il terreno acquistato da Ama a Santa Palomba per realizzare il nuovo impianto della Capitale. Se risultasse inquinato, spiegano gli attivisti di Rete Tutela Roma Sud, che da mesi stanno combattendo contro il termovalorizzatore, la Regione Lazio dovrà decretarne l'inedificabilità fino al completo risanamento.

Secondo quanto rileva Rete Tutela Roma Sud, le rilevazioni ambientali effettuate nel corso degli anni nell'area di Roncigliano mostrano un grave inquinamento, soprattutto della falda idrica sottostante. Per affrontare il problema delle aree inquinate, la legge regionale 13 del 2019 stabilisce che su questi territori debba essere presentato un piano di risanamento quinquennale e dispone il divieto di costruire nuovi impianti inquinanti.

Il Consiglio Comunale di Albano, come detto, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno proprio per richiedere alla Regione di avviare il risanamento dell'area di Roncigliano. Adesso L'Arpa dovrà effettuare i rilievi del caso e se il terreno verrà incluso nelle aree a rischio ambientale, questo confermerò "la scelta sbagliata del Commissario straordinario Gualtieri, che ha addirittura modificato la mappa delle aree idonee per questo tipo di impianti e la costruzione sarà bloccata, così come la riapertura della discarica o la riattivazione del TMB. Se il terreno non fosse inquinato e lo diventerà a seguito della costruzione dell'inceneritore, non ci saranno dubbi sulla causa e sarà possibile chiedere un risarcimento fino a farlo chiudere".

I guai per Gualtieri non finisco qua. Perché altri quattro comuni dei Castelli Romani, Ardea, Marino, Pomezia e Ariccia, hanno presentato un nuovo ricorso al Tar del Lazio contro l'inceneritore. In un'intervista rilasciata al quotidiano locale Il Caffè la sindaca di Pomezia, Veronica Felici, ha spiegato: "Abbiamo elencato le tante criticità ambientali (aria, acqua e suolo), territoriali, legate alla viabilità e all’esistenza di ulteriori siti contaminati e di una situazione di inquinamento diffuso nella zona".

Intanto il sindaco di Roma, che ricopre anche il ruolo di commissario straordinario per la gestione dei rifiuti nella Capitale in vista del Giubileo, continua a dirsi certo che il termovalorizzatore sarà realizzato. "Lo faremo a Santa Palomba, non ci sono particolari proteste. A fine del 2026 sarà concluso. Il Pd lo sostiene perché è un'opera necessaria", ha ribadito la scorsa settimana Gualtieri.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views