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Giubileo 2025

Cos’è l’Indulgenza plenaria e come riceverla durante il Giubileo 2025 a Roma

Durante il Giubileo 2025 i fedeli cattolici potranno ricevere l’Indulgenza, ossia il perdono di tutti i “peccati”. Esitono alcune norme per ottenere l’Indulgenza, tra le quali pellegrinaggio, preghiera, confessione, partecipazione all’Eucarestia e opere di carità.
A cura di Alessia Rabbai
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Un fedele inginocchiato davanti alla basilica di San Pietro (Immagine di repertorio La Presse)
Un fedele inginocchiato davanti alla basilica di San Pietro (Immagine di repertorio La Presse)
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L'Indulgenza per i cattolici è la "manifestazione concreta" della misericordia di Dio. Si ottiene attraverso alcune azioni spirituali indicate dal Papa, come ad esempio il pellegrinaggio, ed è una "grazia giubilare", ossia si può ricevere partecipando al Giubileo. Dell'indulgenza Papa Francesco ne ha sottolineato l'importanza già nella bolla d'indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia del 2015 (Misericordiae vultus, 22) e l'ha ribadito con la bolla Spes non confundit, alle porte del Giubileo 2025, con l'apertura della Porta Santa in programma il prossimo 24 dicembre alla basilica di San Pietro.

Cos'è l'Indulgenza e chi può riceverla

L’Indulgenza per i cattolici è importante, perché permette di liberare il proprio cuore dal peso "peccato". Passa attraverso alcune azioni spirituali specifiche, che vengono indicate dal Papa. Tutti i fedeli "veramente pentiti e mossi da spirito di carità", passando per la confessione e l'Eucarestia, possono ricevere l'Indulgenza. Coloro i quali per malattia o per altri motivi personali non possono fare il pellegrinaggio durante l'Anno Santo, possono partecipare e ricevere l'Indulgenza andando a Messa e facendo la comunione, offredo la propria "sofferenza" e la propria vita quotidiana.

Norme sulla concessione dell’Indulgenza durante il Giubileo 2025

Ecco le norme sulla concessione dell'Indulgenza durante il Giubileo 2025, per tutti i dettagli visitare il sito web ufficiale del Vaticano.

  • Pellegrinaggi a Roma, in Terra Santa o in altre circoscrizioni ecclesiastiche: partecipando a Messa, Via Crucis, rosario, all’inno Akathistos, ad una celebrazione penitenziale, che termini con le confessioni individuali dei penitenti. A Roma, facendo visita ad almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori; In Terra Santa visitando almeno una delle tre basiliche del Santo Sepolcro in Gerusalemme, della Natività in Betlemme, dell’Annunciazione in Nazareth.
  • Visite ai luoghi sacri: visita con adorazione eucaristica e meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio, affinché in questo Anno Santo tutti “potranno sperimentare la vicinanza della più affettuosa delle mamme, che mai abbandona i suoi figli” (Spes non confundit, 24). A Roma i luoghi sacri sono: Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Basilica di San Lorenzo al Verano, Basilica di San Sebastiano, Santuario del Divino Amore, la Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Chiesa di San Paolo alle Tre Fontane, Catacombe cristiane; chiese dei cammini giubilari dedicati rispettivamente all’Iter Europaeum e le chiese dedicate alle Donne Patrone d’Europa e Dottori della Chiesa (Basilica di Santa Maria sopra Minerva, Santa Brigida a Campo de’ Fiori, Chiesa Santa Maria della Vittoria, Chiesa di Trinità dei Monti, Basilica di Santa Cecilia a Trastevere, Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio). Gli altri luoghi sacri nel Mondo: Basiliche Papali minori di Assisi, di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli; Basiliche Pontificie della Madonna di Loreto, Madonna di Pompei, di Sant’Antonio di Padova; qualsiasi Basilica minore, chiesa cattedrale, chiesa concattedrale, santuario mariano nonché, per l’utilità dei fedeli, qualsiasi insigne chiesa collegiata o santuario designato da ciascun vescovo diocesano od eparchiale, come pure santuari nazionali o internazionali, “luoghi santi di accoglienza e spazi privilegiati per generare speranza” (Spes non confundit, 24), indicati dalle Conferenze Episcopali.
  • Opere di misericordia e di penitenza: partecipazione alle missioni popolari, esercizi spirituali o incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica.
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