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Notizie sull'incendio a Malagrotta a Roma

Cosa succede a Roma dopo l’incendio a Malagrotta e perchè si rischia un’emergenza rifiuti

Roma verso una nuova crisi dei rifiuti? L’impianto Tmb Malagrotta 2, distrutto da un incendio nella notte, era decisivo per il trattamento dei rifiuti indifferenziati della Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Il Tmb Malagrotta 2 è stato distrutto da un incendio scoppiato nella serata di ieri, 15 giugno 2022. Si tratta di uno dei tre impianti Trattamento meccanico-biologico attivi al momento a Roma e quindi fondamentale per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale. Si trova nelle vicinanze dell'ex discarica di Malagrotta, chiusa ormai dal 2015. "L'incendio metterà in grande difficoltà la raccolta dei rifiuti già da oggi. Si riunirà la cabina di regia per trovare nuovi sbocchi alternativi ai rifiuti che venivano conferiti qui", ha ammesso l'assessora capitolina all'Ambiente, Sabrina Alfonsi.

Le cause dell'incendio sono ancora sconosciute, ma la procura ha aperto un fascicolo per incendio colposo. Per precauzione, in attesa delle analisi dell'Arpa, il sindaco Gualtieri ha disposto la chiusura degli asili e dei centri estivi nel raggio di 6 chilometri di distanza dal Tmb.

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Quanti rifiuti venivano trattati nel Tmb Malagrotta

L'11 dicembre del 2018: è la data dell'altro grande incendio che ha distrutto uno dei due TMB di Ama, quello del Salario. Fino ad allora erano attivi sul territorio della Capitale quattro impianti di TMB, i due di Ama, Salario e Rocca Cencia, e i due dell'azienda privata E.Giovi, Malagrotta 1 e Malagrotta 2.

Nel 2017 potevano trattare fino a 935mila tonnellate e hanno effettivamente  trattato, si legge nel piano rifiuti della Regione Lazio, una quantità di rifiuto urbano indifferenziato pari a 747.589 tonnellate. La parte restante veniva spedita in altri impianti del Lazio, circa 121mila tonnellate, fuori regione, 40mila tonnellate, e in Austria, 50mila tonnellate.

Sempre nel 2017 l'impianto Malagrotta 2 della E.Giovi, quello distrutto ieri dalle fiamme, trattava 253.221 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Quello dell'Ama-Salario riusciva a trattare 155mila tonnellate. In pratica, poco meno della metà dei rifiuti indifferenziati della Capitale finivano in questi due impianti. Ricordiamo che nei Tmb la parte indifferenziata trattata per poi essere inviata in discarica o presso altre destinazioni. Da questa lavorazione viene prodotta frazione organica stabilizzata (FOS) e combustibile da rifiuto (CDR). Secondo un'analisi del 2018, a Malagrotta arrivavano rifiuti composti per il 20 per cento da organico, per il 20 per cento da plastica, per il 10 per cento di cartone e così via.

Cosa succede a Roma dopo l'incendio: verso un'altra emergenza rifiuti?

Ogni giorno i due impianti della E.Giovi trattavano 1500 tonnellate di rifiuti, 600 tonnellate al giorno per il Tmb 1 e 900 tonnellate per il Tmb 2, un quinto del totale prodotto in 24 ore nella Capitale: 1250 tonnellate arrivano da Ama, cioè dalla città di Roma, e le restanti dal Vaticano, da Fiumicino e da Ciampino.

Nel 2020, dati Ama, a Roma sono stati trattate 858.829 tonnellate di rifiuti, di cui circa 177mila nell'impianto Ama di Rocca Cencia e circa 681mila in altri impianti. Per quanto riguarda i Tmb della Giovi, Malagrotta 1 e Malagrotta 2, sono state trattate 410.546 tonnellate. Cioè la metà dei rifiuti indifferenziati portati negli impianti. Ricordiamo che l'impianto distrutto dalle fiamme è Malagrotta 2, quello più grande.

Adesso, dopo l'incendio, qual è la prospettiva? Ebbene dopo il rogo del 2018, quello in cui è stato distrutto il Tmb Salario, Ama fu costretta a trovare destinazioni per le 700 tonnellate al giorno che venivano portate in quell'impianto e questo portò al sovraccarico dei Tmb Malagrotta 1, Malagrotta 2 e Rocca Cencia.

Quando i Tmb di Malagrotta chiusero parzialmente per lavori urgenti (era l'estate del 2019) tutta la raccolta andò in crisi e l'emergenza rifiuti a Roma si riacutizzò nuovamente. A tutto questo si aggiunge un'altra emergenza: l'impianto Rida di Aprilia, uno dei Tmb che accoglie i rifiuti della Capitale, resterà chiuso fino al 18 giugno per lavori di manutenzione (tratta 350 tonnellate di rifiuti Ama). Ancora, per il momento non restano senza destinazione soltanto le 4.500 tonnellate settimanali di rifiuti che venivano trattate al Tmb 2, ma anche le 4mila tonnellate del Tmb 1. Quest'ultimo impianto è integro e pronto a ripartire, ma verrà riattivato soltanto dopo la messa in sicurezza dell'area dell'incendio.

Fonte Ama
Fonte Ama
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