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Cosa rischia chi viene trovato in sella alla propria moto con il casco rubato ai mezzi eCooltra

Noleggiano il motorino per muoversi in città, poi si tengono il casco e lo adoperano quando sono in sella al proprio mezzo: cosa rischia chi ruba i caschi Cooltra a Roma.
A cura di Beatrice Tominic
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I caschi Cooltra sulle teste di persone in sella a motorini privati.
I caschi Cooltra sulle teste di persone in sella a motorini privati.

Dalle moto in sharing ai bauletti dei motorini privati: continua la razzia di caschi della società eCooltra (e non solo) da parte dei cittadini che, una volta noleggiato il mezzo, portano via con sé i dispositivi di sicurezza, lasciando i bauletti dei 1500 motorini a Roma vuoti. Doppio danno per la società: un casco perso e un motorino senza dispositivi di sicurezza, costretto, proprio per questa ragione, a restare fermo.

Ma questi furti non sono destinati a restare impuniti: cosa rischia chi ruba uno dei dispositivi di sicurezza?

Le sanzioni a chi ruba i caschi Cooltra a Roma

Immaginare cosa rischia chi ruba un casco dalle moto in sharing (di eCooltra e non solo) è semplice: trattandosi di un vero e proprio furto al motorino affittato e, di conseguenza, alla società che si occupa di gestire il mezzo a noleggio (a condizioni ben precise), il rischio maggiore è quello di essere denunciati per furto. Ad appropriarsi del casco, infatti, c'è chi dopo aver preso a noleggio il mezzo a due ruote non lo restituisce, commettendo l'azione illegale.

Non soltanto furti, però. Una volta rubato il casco non è raro che alcuni mettano in vendita il bottino su Ebay, ad esempio o, ancora, che prima di riutilizzarlo appongano un adesivo o un disegno per coprire il logo della società. In questi casi, l'accusa è diversa: si rischia, rispettivamente, la denuncia per ricettazione o per riciclaggio.

Il caso eCooltra: 300 caschi rubati al mese

La prima società ad agire a Roma è stata la spagnola eCooltra che ha sporto denuncia contro le persone sorprese con addosso il casco dell'azienda, facilmente riconoscibile dal colore verde brillante. Almeno fino all'anno scorso, si contavano 300 caschi spariti ogni mese.

Sono state raccolte decine di foto e video, grazie anche ad apposite pagine di denuncia sui social network, raffiguranti persone che indossavano il casco mentre si trovavano in sella alle moto e ai motorini privati. Poi sono scattate le denunce. 

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