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Cosa fare e cosa vedere a Subiaco e dintorni

Le tracce del passaggio di San Benedetto, escursioni sul fiume Aniene e sulla neve, passeggiate in mezzo alla natura incontaminata del Parco dei Monti Simbruini e piatti della tradizione. Subiaco, a un’ora di macchina da Roma, è la meta ideale per una gita o un breve soggiorno in ogni stagione dell’anno.
A cura di Redazione Roma
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Subiaco è un comune di poco meno di 9.000 abitanti in provincia di Roma. Borgo pieno di storia e tradizione, si trova a circa un'ora di macchina da Roma ed è facilmente raggiungibile dall'autostrada A24. Bagnato dall'Aniene e posto alle pendice del Monte Calvo e del Monte Livata, in ogni stagione Subiaco è una meta che offre attrattive e divertimento, cultura e possibilità di fare escursioni e sport all'aria aperta, ed è l'ingresso ideale per scoprire il Parco dei Monti Simbruini e la Valle dell'Aniene. Il centro del paese offre un'affascinante passeggiata fino alla rocca da cui si può godere del paesaggio circostante, e vi si possono trovare osterie e ristoranti dove assaggiare i piatti tipici della zona (cacciagione come il cinghiale e pasta fatta in casa come gli ‘strozzapreti')

Proprio nella zona di Subiaco Nerone scelse di far costruire la tomba fuori dal caos della città, ma soprattutto qui c'è la culla del monachesimo benedettino: San Benedetto da Norcia fondò nella zona i primi monasteri e stabilirà la ‘regola benedettina' che guiderà l'ordine che porta il suo nome ad espandersi in tutta Europa. Qui prima dell'avvento di Roma dominava la popolazione italica degli Equi, di cui rimangono pochissime tracce, sottomessa definitivamente nel 304 a.C. La prima traccia dell'abitato che diventerà poi Subiaco risale al IV secolo dopo Cristo, con la Chiesa di San Lorenzo, e un primo nucleo di abitato attorno ad essa. In epoca medievale, su spinta della centralità assunta dalla presenza del santuario di San Benedetto e dei suoi monasteri, Subiaco si definirà come centro urbano.

Monasteri benedettini di Subiaco

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Nato a Norcia e stabilitosi successivamente a Roma, Benedetto riconoscerà la sua vocazione a 17 anni lasciando Eufide, dove si trovava con la nutrice, per recarsi in una grotta nel Monte Taleo dove pregò in solitudine per tre anni. Nel 500 però, mentre la sua fama cominciava a raggiungere i paesi della zona, scelse la vita comunitaria fondando ben tredici monasteri nella zona di Subiaco. Qui predicò la parola del signore e sperimentò nella vita cenobitica la famosa Regola di san Benedetto che, redatta per iscritto nel 534, sarà adottata dall'ordine Benedettino in tutta Europa. Due sono i siti da visitare e si trovano subito fuori Subiaco, raggiungibili facilmente in auto ma anche a piedi, e vicinissimi l'uno all'altro: il Monastero di Santa Scolastica e il Monastero di San Benedetto

Il Monastero di Santa Scolastica

Dei monasteri fondati da Benedetto a Subiaco è rimasto integro solo il Monastero di Santa Scolastica (Scolastica era la sorella di Benedetto), che attualmente ospita ancora una comunità monacale, e che è visitabile tutti i giorno dalle 9.30 alle 12.15 e dalle 15.30 alle 18.15. La visita è gratuita e accompagnata da una guida che vi farà scoprire gli ambienti del monastero visitabile, passando nei tre chiostri di epoca diversa e che testimoniano i numerosi interventi architettonici e artistici che si sono susseguiti nel sito, il più antico monastero benedettino del mondo. Adiacente al monastero c'è anche una foresteria che accoglie pellegrini e viaggiatori, con un annesso punto ristoro. I visitatori possono anche

Il Monastero di San Benedetto (o Sacro Speco)

Il Monastero di San Benedetto, o Sacro Speco (in foto) è il sito sacro sorto a partire dalla grotta dove il monaco aveva passato i suoi tre anni da eremita. Aggrappato al Monte Taleo, l'edificio religioso è costituito da cappelle e corridoi sovrapposti e affrescati, dove la roccia e gli interventi di muratura si intersecano in una rara armonia tra elemento naturale e intervento umano. Visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.15 e dalle 15.30 alle 18.15, anche in questo caso il percorso è accompagnato da una guida e gratuito.

Il lago di San Benedetto

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Vero e proprio gioiello, si trova alle pendici del Monte Taleo a due minuti di auto dal Monastero di Santa Scolastica. Vi si arriva lasciando la macchina e percorrendo un sentiero ben segnalato per circa dieci minuti. Il laghetto di San Benedetto, è costituito da un piccolo ma piuttosto profondo specchio d'acqua in una radura, dove l'Aniene si tuffa con una cascata. Perfetto per un'escursione estiva per chi è in cerca di un po' di refrigerio, i più temerari potranno anche fare il bagno tuffandosi nell'acqua del fiume, ma anche solo i riflessi verdi, blu e azzurri del laghetto valgono la passeggiata anche rimanendo asciutti.

Rafting sul fiume Aniene

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Subiaco è il luogo ideale per fare rafting nei dintorni di Roma. Basta organizzarsi e diversi gruppi offrono la possibilità di scendere lungo le rapide dell'Aniene a bordo di gommone, pagaiando tra vortici e salti. Un'avventura anche per chi è alla sua prima volta, un modo per passare con gli amici una giornata diversa dal solito in un luogo incantevole, e un percorso non troppo impegnativo ma divertente per chi non è più alle prime armi.

La Villa di Nerone

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La Villa dell'imperatore Nerone risale al primo secondo dopo cristo e si estendeva per circa 75 ettari. Per raggiungerla l'imperatore fece costruire la via Sublacense, il cui tracciato è grosso modo invariato da allora. Della struttura maestosa che arrivava a lambire le acque dell'Aniene non rimane molto: saccheggiata nei secoli del Medio Evo, fornì i pregiati marmi per altri monumenti e costruzioni, a cominciare dai Monasteri Benedettini. Nella villa erano presenti tre laghi artificiali – i Simbruina Stagna – creati per mezzo di altrettanti sbarramenti del fiume. Un racconto della Villa ci è arrivato tramite lo storico Tacito. Purtroppo i resti della Villa di Nerone sono al momento chiusi al pubblico in attesa dell'ultimazione di alcuni lavori di messa in sicurezza.

Escursioni tra Campaegli e Monte Livata

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Il Monte Livata raggiunge i 1.429 metri e ospita l'unico impianto sciistico in provincia di Roma. Nonostante i sogni della "neve dei romani" degli anni '80 non si siano mai realizzati e la stazione sciistica abbia conosciuto alterne fortune, la zona è apprezzata soprattutto da chi ama praticare lo sci di fondo. Tra Monte Livata e la località di Campaegli si snodano lunghi e bellissimi sentieri, dove è possibile andare a cavallo o praticare il bike-cross. Un'area naturale incontaminata e affascinante, facilmente raggiungibile.

Il Parco dei Monti Simbruini

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Il Parco dei Monti Simbruini ricade su 7 comuni tra la provincia di Roma e quella di Frosinone (Cervara di Roma, Camerata Nuova, Subiaco, Jenne, Vallepietra, Trevi nel Lazio e Filettino) ed è l'area naturale protetta più ampia della Regione Lazio. Qui si possono percorrere numerosi sentieri tra trekking, percorsi a piedi o a cavallo nell'area di 30.000 ettari del parco che ospita una grande varietà di specie di fauna e flora, molte delle quali protette in quanto a rischio estinzione.

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