Roma, 100.000 in corteo contro il DDL Sicurezza: “Fermiamo Meloni e il governo”
Alla fine un fiume di persone invade piazza del Popolo, un corteo come non se ne vedeva da tempo. Numeri che solo il movimento delle donne aveva messo insieme negli ultimi anni. "Siamo centomila ", dicono gli organizzatori quando la manifestazione è ormai a metà. La manifestazione era partita da piazzale del Verano, dietro lo striscione: "A pieno regime contro il ddl paura". La manifestazione è stata convocata da un'ampia coalizione di circa 200 sigle. Ci sono associazioni come Amnesty International, Antigone e A Buon Diritto, i centri sociali di mezza Italia, sindacati di base e la Cgil con un robusto spezzone, l'Arci con il suo camion e tantissimi giovani e studenti. Ci sono poi i coltivatori di canapa colpiti dal decreto. E i partiti, Alleanza Verdi e Sinistra che è tra i promotori, e il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che hanno inviato delle delegazioni istituzionali dopo l'adesione arrivata a 48 ore dal corteo. All'arrivo di Piazza del Popolo il camion di testa ha rotto simbolicamente una grande catena di cartone apposta dagli attivisti: "Vogliamo liberarci dal governo e dalle sue leggi liberticide".
Cori e striscioni in corteo: "Arrestateci tutti"
"Arrestateci tutti", si legge. "Si scrive sicurezza si legge repressione", si legge ancora. "Una sicurezza da paura". Fra cori e striscioni, il corteo sta proseguendo il suo cammino dal piazzale del Verano fino a piazza del Popolo, dove è previsto l'arrivo nel tardo pomeriggio.
"Dittatura senza democrazia, senza libertà, senza sicurezza", si legge ancora. "La repressione serve solo a rinforzare e unire le oppressioni. No ddl paura", ma anche "Se voi fate il fascismo, noi seminiamo resistenza: no ddl paura".
Nel corso della manifestazione non sono mancati gli interventi dal megafono. "Vogliamo difendere la nostra democrazia, già debole e in crisi, da un progetto governativo che ci porta vicini a modelli autoritari – dichiarano i presenti – Questo ddl è un attacco ai diritti. Siamo qui per la casa, per i morti in mare, per i morti a Gaza, per chi è a rischio povertà. Ma siamo qui anche per tutti coloro che non hanno capito la gravità di questo ddl".
Non tardano ad arrivare le risposte al corteo. "Difendere la libertà non passa mai dal sopruso, questo lo confermiamo con il Ddl sicurezza", commenta Augusta Montaruli, vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia.
Petardi contro Carrefour in solidarietà alla Palestina
Lungo il corteo non sono mancati momenti di tensione. Alcuni studenti dei movimento pro Palestina hanno lanciato petardi contro la vetrina di un supermercato Carrefour in viale Regina Margherita danneggiando il punto vendita, su cui si legge la scritta: "Assassini". Imbrattata anche un distributore dell'Eni su via Pinciana, scrivendo "Eni complice".
Libera: "Allarmati per i poteri concessi ai servizi"
Presente anche Libera contro le mafie. Così Francesca Rispoli, la copresidente dell'associazione che in particolare sottolinea come susciti "allarme l'articolo 31 della norma, che aumenta i poteri dei Servizi di Informazione per la Sicurezza, in ordine all'estensione delle condotte di reato per le quali non sono imputabili. Molti dfamiliari delle vittime innocenti di mafie e terrorismo ad oggi non conoscono la verità proprio a causa di depistaggi dei servizi segreti deviati".
Artisti in corteo: Elio Germano, Raimo, Mastandrea, Zerocalcare
Tanti gli artisti in piazza, molti dei quali nelle scorse settimane hanno fatto da "testimonal alla manifestazione". C'era il cantante Tommaso "Piotta", l'attore e regista Valerio Mastandrea, e poi Elio Germano e Michele Riondino. In piazza "avvistato" anche il fumettista Zerocalcare che non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Così lo scrittore e insegnante Christian Raimo: "Le persone sono qui non solo per difendere lo stato di diritto ma inizia a vedersi soprattutto tra i liceali e gli universitari un'idea di politica e società diversa in cui una manifestazione più essere uno spazio di felicità e una protesta può diventare un momento di creazione di immaginario. Non siamo solo tante e tanti, ma allegri e pieni di energie, dagli ottantenni ai ragazzi e ragazze del liceo".
Cgil in piazza con movimenti e associazioni
Tra le grandi organizzazioni nazionali oggi in piazza la Cgil, che ha animato un grande spezzone. (ANSA) – ROMA, 14 DIC – "Oggi, la Fiom insieme alla Cgil, ad associazioni, movimenti, studenti, è in piazza a Roma per fermare il Ddl sicurezza. Un provvedimento scellerato e pericoloso che minaccia di limitare le libertà individuali e collettive dei cittadini, cancellare il diritto di sciopero e restringere gli spazi di democrazia e il diritto al dissenso.
Abbiamo bisogno di sicurezza, non del ‘decreto paura' del Governo. La sicurezza è quella di avere un posto di lavoro, di non morire nei luoghi di lavoro, di avere un salario dignitoso.
La sicurezza di impedire i femminicidi, la sicurezza di avere scuola, università, sanità. Questo decreto del Governo invece serve esclusivamente a impedirci di manifestare, di scioperare.
Ma noi non ci fermeremo". Lo dichiara Michele De Palma segretario generale Fiom-Cgil alla manifestazione nazionale a Roma contro il Ddl Sicurezza. (ANSA).
I politici in piazza: Bonelli, Fratoianni, Conte e il PD
Al corteo i due leader di Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. "Alla destra dico: se volete sicurezza guardate i problemi veri del Paese. Se volete sicurezza date una casa alle famiglie meno abbienti, se volete sicurezza garantite un salario dignitoso ai lavoratori e cancellate la precarietà, se volete sicurezza occupatevi del corpo delle donne vittime della cultura patriarcale, se volete sicurezza smettetela di negare il diritto alla salute e alla scuola pubblica. Spesso mi chiedono di quanto deve essere largo il campo, basta guardare questa manifestazione", ha detto Fratoianni intervenendo al camion di testa della manifestazione.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha raggiunto il corteo all'altezza di viale Regine Margherita. "Siamo in piazza con tutto il Movimento 5 stelle per manifestare contro una lettura del bisogno di sicurezza che e' completamente deformato. I cittadini quando parlano di sicurezza non chiedono di reprimere il dissenso politico, la resistenza passiva, non chiedono il bavaglio sempre piu' stretto per i giornalisti. Chiedono invece di poter uscire di casa la sera e di tornare a casa a tarda sera, chiedono di poter uscire di giorno senza essere assaliti con scippi, rapine e furti, chiedono di poter stare nelle strade in sicurezza in tutti i quartieri" ha sottolineato Conte. Prima di andarsene il leader del M5S è stato contestato da un gruppetto di manifestanti: "Fate schifo, ci siete stati anche voi al governo con Salvini". I contestatori hanno rinfacciato a Conte il pacchetto sicurezza votato con Salvini.
Per il PD non c'era Elly Schlein, impegnata nell'assembla nazionale del suo partito in corso a Roma, ma erano presenti diversi esponenti parlamentari tra cui Marco Furfaro, Filippo Sensi, Laura Boldrin. Così Francesco Boccia: "Questa manifestazione così partecipata è la dimostrazione che la democrazia non si cambia o limita per decreto, come pensa di fare la destra. Continueremo ad opporci con tutte le nostre forze in Parlamento per far ritirare il provvedimento o per cambiarlo nelle parti in cui si mettono a rischio i diritti fondamentali di chi manifesta. Sono ossessionati da chi non la pensa come loro e insofferenti verso i contrappesi democratici. Non cambiano mai. Confondono il governo del Paese con il comando e non capiscono che quando un lavoratore sciopera, non solo ci sta rimettendo la giornata, ma lo fa perché non ha più un`alternativa per far sentire la propria voce".