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Peste suina a Roma, le ultime notizie

Corteo a Roma per i rifugi degli animali liberi: “Nessuno li tocchi più”

Migliaia di persone sono pronte a sfilare nel corteo nazionale in programma per sabato 18 novembre a Roma in difesa degli animali che vivono liberi nei rifugi italiani. La manifestazione dopo l’abbattimento dei maiali del Progetto Cuori Liberi a Sairano. Lo scopo è ottenere protocolli diversi dagli allevamenti in caso di emergenza sanitaria.
A cura di Alessia Rabbai
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Il corteo di Milano (foto di Emanuela Giurano)
Il corteo di Milano (foto di Emanuela Giurano)
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Sono migliaia le persone attese domani in Piazzale Ostiense a Roma per urlare "Mai più Sairano". Sabato 18 novembre a partire dalle ore 14 è in programma il corteo nazionale "Giù le mani dai santuari" a difesa degli animali dei rifugi, al quale parteciperanno giovani, famiglie e attivisti provenienti da tutta Italia. Si tratta del secondo appuntamento, dopo quello di Milano di sabato 7 ottobre, al quale hanno partecipato 10mila persone. Lo scopo della mobilitazione è chiedere al Ministero della Salute protocolli diversi per tutti gli animali non destinati al consumo umano ospiti dei rifugi, che non prevedano uccisione di animali in caso di emergenza sanitaria e affinché fatti come quelli che si sono verificati nel Pavese non accadano più.

Al corteo di sabato seguirà un presidio in piazza Castellani dalle ore 9 di lunedì 20 novembre. Lo scorso 20 settembre infatti la polizia e i veterinari con l'azienda sanitaria territoriale sono entrati con la forza all'interno del rifugio Progetto Cuori Liberi dove sono stati registrati contagi di peste suina africana e hanno abbattuto nove maiali. Il corteo parte da Piazzale Ostiense, l'appuntamento è alle ore 14 e sfilerà per le strade della città fino a raggiungere San Giovanni. Alla manifestazione parteciperanno rappresentanti di tantissime associazioni animaliste, dei rifugi italiani, di ristoranti e attività commerciali che sostengono la causa animalista.

Il corteo di Milano (Foto di Essere Animali)
Il corteo di Milano (Foto di Essere Animali)

"Esiste un precedente di protocollo specifico per animali da affezione e gli animali ospitati nei rifugi di fatto lo sono – dichiara Sara d'Angelo, portavoce della Rete dei santuari Il governo italiano deve garantirci delle tutele e riconoscere nei fatti, e non solo sulla carta, che i santuari non sono allevamenti e che svolgono, bensì, una funzione sociale diametralmente opposta: dare rifugio, cura e ospitalità ad animali salvati da un destino di macellazione e sfruttamento. I santuari sono già riconosciuti in questo senso nel decreto ministeriale del marzo scorso: ora urgono misure attuative per rendere questo riconoscimento realtà". 

Il corteo nazionale ed il presidio davanti al Ministero della Salute hanno anche l'obiettivo di chiedere che venga fatta "giustizia" per i maiali abbattuti a Sairano. Il Tar della Lombardia ha fissato per il 25 gennaio 2024 l'udienza di merito sull'uccisione dei nove maiali del rifugio Cuori liberi. "Speriamo di ottenere giustizia per gli animali, che rappresenta un gravissimo precedente – continua Sara d'Angelo – È molto grave che dopo due mesi l'azienda sanitaria pavese non abbia ancora consegnato il verbale di quanto avvenuto il 20 settembre".

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