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Cortei divisi a Roma per il 25 Aprile, l’appello del prefetto: “Evitare scontri”

Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha rivolto un appello a tutti coloro che intendono scendere in piazza a Roma nel giorno della Festa della Liberazione: “Siccome ci sono state delle tensioni mi sento di fare un richiamo affinché tutto si svolga come deve essere per quanto riguarda il 25 aprile che è una giornata importante per il nostro Paese”.
A cura di Enrico Tata
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Da una parte il corteo dell'Anpi che partirà da largo Bompiani e arriverà a Parco Shuster, dall'altra la tradizionale manifestazione per il 25 Aprile a Porta San Paolo. Il Movimento degli Studenti Palestinesi ha già annunciato la presenza in piazza, dov'è prevista anche la partecipazione della Brigata Ebraica. "Porta San Paolo è dei partigiani, non dei complici del genocidio", scrivono gli studenti palestinesi su Instagram.

Il rischio di disordini c'è, ancora di più rispetto allo scorso anno, quando si verificarono scontri e tensioni in piazza. Per questo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha rivolto un appello a tutti coloro che intendono scendere in piazza a Roma nel giorno della Festa della Liberazione: "Siccome ci sono state delle tensioni mi sento di fare un richiamo affinché tutto si svolga come deve essere per quanto riguarda il 25 aprile che è una giornata importante per il nostro Paese".

Secondo Giannini c'è "la necessità anche in questo momento di una celebrazione che non porti a contrasto". Per il momento tutte le celebrazioni sono state confermate, nonostante i cinque giorni di lutto nazionale stabilito dal Consiglio dei ministri dopo la morte di papa Francesco.

Su Instagram gli studenti palestinesi scrivono che "il 25 Aprile non si svende. Porta San Paolo è dei partigiani, non dei complici del genocidio". Poi la critica all'Anpi: "Denunciamo la grave responsabilità politica dell’ANPI Nazionale nell’aver abbandonato la difesa di Porta San Paolo, lasciando che un luogo simbolo venisse usurpato da chi oggi rappresenta un nuovo fascismo. In quella piazza non accetteremo simboli sionisti! La “Brigata Ebraica”, che oggi si identifica pienamente con lo Stato di Israele e le sue pratiche di occupazione e colonizzazione, non può e non deve rappresentare la Resistenza. Quella piazza appartiene ai Partigiani di ieri e di oggi. E oggi, i Partigiani sono in Palestina, a combattere con il sangue per la propria terra, per l’autodeterminazione e per gli oppressi di tutto il mondo. Per questo uniamo la nostra voce a tutte le realtà antifasciste, collettivi, reti e individui che continuano a riconoscersi nei valori della Resistenza, e che hanno deciso di convergere il 25 aprile, alle ore 8.00, a Porta San Paolo".

Per questo motivo sia gli studenti palestinesi che altre associazioni, come l'Arci, sfileranno al corteo organizzato dall'Anpi fino a Parco Shuster, ma in seguito proseguiranno verso Porta San Paolo. Così comunica per esempio l'Arci: "Arci Roma sfilerà in corteo da Largo Bompiani, insieme ad altri soggetti sociali, sindacali e politici, per proseguire insieme verso Porta San Paolo, luogo simbolo non solo della Resistenza romana – che proprio qui iniziò la lunga marcia contro nazisti e repubblichini – ma delle battaglie antifasciste di questi anni contro ogni tentativo di revisionismo storico e di complicità con la ferocia sionista e colonialista".

L'Anpi comitato provinciale Roma ha comunicato che alle 9.30 è in programma il corteo da largo Bompiani a Parco Schuster. Dalle 13 Festa e pranzo della Liberazione. E dalle ore 14,30 "Marcia della Liberazione da Parco Schuster a Porta San Paolo omaggio ai partigiani e alle partigiane al Memoriale della Resistenza".

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