Corse clandestine a via Ugo Ojetti: auto lanciate a 120 all’ora, alla guida teste omicidio Sacchi
Due Fiat 500 una di fianco all'altra, due macchine uguali lanciate su via Ugo Ojetti a 120 chilometri orari. Una velocità folle in quello che è un centro abitato densamente popolato e che potrebbe mettere a repentaglio la vita di chi in quel momento ha la sfortuna di passare per strada. A un certo punto, succede il prevedibile: una delle auto perde il controllo e sbatte addosso all'altra, facendola finire conto una macchina parcheggiata, un'Alfa Romeo Mito. A bordo di quest'ultima era seduta una donna, rimasta ferita nello scontro. Se i conducenti delle due Fiat 500 sono rimasti illesi, lei ha invece riportato una frattura al coccige. L'episodio risale al 21 gennaio. Sul posto sono giunti gli agenti di Polizia Locale di Roma Capitale, che hanno giudicato la vicenda molto anomala. E per questo hanno deciso di vederci chiaro: secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il sospetto è che i conducenti delle Fiat 500 stessero partecipando a delle corse clandestine.
Il secondo conducente fuggito dopo l'incidente
A bordo di una delle due auto c'era Simone Piromalli, il giovane di 21 anni che qualche giorno fa ha testimoniato al processo per l'omicidio di Luca Sacchi. Sempre secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il ragazzo avrebbe dato una versione poco credibile di quanto accaduto ai vigili giunti sul posto, dicendo di essere uscito a bere con gli amici. Con sé non ha però soldi né documenti, e l'alcol test è negativo. Ha raccontato di essere da solo, mentre le telecamere in zona mostrano la presenza della seconda Fiat 500, che dopo l'incidente si ferma per qualche secondo e poi riparte sgommando. Chi era alla guida, non è stato identificato. Per questo chi indaga ipotizza che fossero in corso delle gare illegali per le vie del quartiere. Nella zona, tra l'altro, non sarebbe la prima volta: da anni si parla di corse clandestine su via Ugo Ojetti e nella vicina viale Kant, dove nella notte si vedono e sentono le macchine sfrecciare a velocità folle.
Piromalli testimone nel processo Sacchi
Inizialmente indagato per droga nel caso della morte di Luca Sacchi, la posizione di Simone Piromalli è stata archiviata dalla procura ed è stato ammesso in aula come teste. Il 21enne, che faceva da intermediario tra il gruppo dei pusher di Casal Monastero e quello degli amici di Luca Sacchi, ha dichiarato di aver visto estrarre dallo zaino di Anastasiya Kylemnyk i soldi per l'acquisto di droga. Il giovane è andato dai carabinieri subito dopo l'omicidio per raccontare quello che era successo: dal suo racconto e da quello di Valerio Rispoli è emerso della compravendita di droga andata. Giovanni Princi, l'amico di Luca, e la sua fidanzata Anastasiya, hanno sempre negato questa ricostruzione dei fatti, nonostante gli elementi emersi durante le indagini.