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Corruzione a Ostia, soldi a due funzionari: ai domiciliari Fabio Balini ‘Er Mitico’ dello Shilling

Dodici indagati, due persone in carcere. Sotto accusa anche il proprietario dello stabilimento Shilling. Secondo gli inquirenti sarebbero stati pagati tangenti per rallentare la demolizione di un chiosco abusivo.
A cura di Enrico Tata
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Funzionari pubblici, imprenditori, liberi professionisti. Dodici indagati in tutto. Sono coinvolti in un giro di corruzione a Ostia. Due persone sono finite in carcere a Regina Coeli e dieci agli arresti domiciliari. Oltre 100 uomini della polizia locale di Roma Capitale hanno eseguito e stanno tuttora eseguendo perquisizioni e sequestri di materiale in uffici pubblici e privati.

L'ordinanza di arresto è stata disposta, stando a quanto si apprende, dal gip del tribunale di Roma al termine di un'inchiesta coordinata dal pool per i reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura di Roma. Le indagini sono state condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali. Avrebbero messo in luce numerosi episodi di corruzione che vedono coinvolti imprenditori, liberi professionisti e funzionari pubblici. Le accuse sono molteplici.

Ai domiciliari Fabio Balini ‘Er Mitico' dello Shilling

Stando a quanto ricostruito, in carcere sono finiti due funzionari del municipio di Ostia. In casa di uno degli indagati sarebbero stati trovati 65mila euro in contanti. Tra gli altri dieci finiti agli arresti domiciliari, c'è anche l'imprenditore Fabio Balini, ‘Er Mitico' il suo soprannome, del famoso stabilimento/locale ‘Shilling' sul lungomare di Ostia.

Soldi per rallentare l'iter sul chiosco abusivo dello Shilling

Dietro il pagamento di tangenti, i funzionari si sarebbero impegnati a rallentare la conferenza di servizi sulla conformità della realizzazione di un chiosco allo Shilling.

Secondo quanto si legge nell'ordinanza firmata dal gip,  "emerge chiaro il significato delle conversazioni captate dalle intercettazioni" che "danno conto compiutamente del fattivo interessamento degli indagati alla pratica riguardante lo stabilimento ‘Shilling' di cui è concessionario Fabio Balini, dietro la promessa di un compenso il 29 novembre scorso e l'effettiva consegna il 5 gennaio scorso di una somma di denaro" da parte di un indagato e poi dallo stesso Balini.

In questo ultimo caso la somma, 5mila euro, è stata temporaneamente restituita perché l'esito della conferenza dei servizi che interessava lo Shilling aveva avuto esito comunque negativo. La conferenza dei servizi era stata indetta dalla direzione tecnica del Municipio X "al fine di acquisire i pareri di tutti gli uffici interessati" in merito alla situazione dello stabilimento, ritenuto in parte abusivo.

"La preoccupazione per le conseguenze di un provvedimento di diniego della Conferenza di servizi emerge chiaramente dalla conversazione intercorsa tra due indagati nel corso della quale i due parlano di come fare per risolvere il problema", si legge ancora nelle carte. "L'imprenditore consegna quello che definisce un ‘fiocco di prosciutto', ma lasciando chiaramente intendere che si tratta soltanto di un anticipo". "No guarda che questo è un fiocco di prosciutto… ma è un pezzettino solo eh!", le parole intercettate. Per il gip si tratta "chiaramente di un compenso per la disponibilità mostrata dai due funzionari".

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