Corruzione, 16 arresti: c’è anche la sindaca di Sabaudia Giada Gervasi
I carabinieri di Latina hanno arrestato 16 persone. Tra queste, c'è anche la sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi. Alla prima cittadina sono stati contestati undici episodi di presunta turbativa d'asta e uno di corruzione. In generale le accuse, che coinvolgono anche funzionari pubblici e imprenditori, sono a vario titolo di peculato, corruzione e falso ideologico. Le indagini hanno riguardato anche alcune concessioni demaniali rilasciate dal comune di Sabaudia per gli stabilimenti balneari e alcuni eventi di canottaggio. Sono in corso perquisizioni e sequestri.
Per quanto riguarda gli stabilimenti sulla spiaggia di Sabaudia, tutte e 45 le attività avrebbero goduto di favoritismi e privilegi all'interno del Comune di Sabaudia. Alcuni dipendenti pubblici, tra l'altro, sarebbero loro stessi titolari di alcuni di questi chioschi. Nel mirino degli inquirenti è finita anche la Coppa del Mondo di canottaggio, un evento che si sarebbe dovuto svolgere a Sabaudia nel 2020. Per realizzarlo l'amministrazione avrebbe affidato ad alcune ditte compiacenti la costruzione del campo di gara e di altri interventi.
Chi è Giada Gervasi
Giada Gervasi, nata a Roma a novembre del 1975, è in carica come sindaca di Sabaudia dal 27 giugno del 2017. Ha vinto al ballottaggio con oltre il 77 per cento dei voti contro il candidato del centrodestra ed è stata la prima donna ad essere eletta sindaca di Sabaudia. Era sostenuta da alcune liste civiche. La prima cittadina, stando a quanto si apprende, è finita agli arresti domiciliari.
L'incendio al Parco del Circeo da cui sono partite le indagini
Secondo quanto si apprende, le indagini sono cominciate in seguito a un attentato incendiario che aveva come obiettivo la caserma dei carabinieri forestali e che si è verificato nell'estate del 2019. Qualcuno aveva piazzato tre taniche davanti all'entrata della sede del parco, lasciate probabilmente lì nella fretta dai malviventi. Questi ultimi avevano cosparso tutto il perimetro dell'edificio con del liquido infiammabile. Inoltre nei pressi degli uffici venne trovato anche un pacco minatorio indirizzato al comandante dei carabinieri forestali della stazione Parco del Circeo.
Ad alcuni carabinieri forestali di Sabaudia sono stati contestati i reati di peculato, corruzione e falso per alcune attestazioni illegali per interventi di taglio alberi al fine di favorire ditte compiacenti alle quali venivano affidati i lavori. Inoltre alcuni episodi di turbativa d'asta sarebbero stati commessi dal direttore del Parco Nazionale del Circeo dell'Epoca: in pratica avrebbe affidato ad alcuni imprenditori a lui vicini la realizzazione di progetti sul cambiamento climatico senza che la determina fosse stata approvata.