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Coronavirus Roma, bollettino Spallanzani: 59 ricoveri, 49 positivi e 3 in terapia intensiva

Il bollettino medico dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di lunedì 17 agosto registra 59 ricoveri in struttura, 49 positivi e 3 pazienti più gravi, nel reparto di terapia intensiva, che necessitano di supporto respiratorio. Dieci le persone sottoposte ad esami e 590 i pazienti dimessi da inizio emergenza.
A cura di Alessia Rabbai
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Sono cinquantanove i pazienti ricoverati presso l'Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. Tra questi, quarantanove sono positivi al coronavirus, di cui tre, più gravi, si trovano ricoverati presso il reparto di terapia intensiva e necessitano di supporto respiratorio. Dieci persone, sospettate di aver contratto il virus, sono state sottoposte ai test per la ricerca del Covid-19 e sono in attesa dei risultati degli esami. Questi i dati diramati nel bollettino medico dell'ospedale Lazzaro Spallanzani di oggi, lunedì 17 agosto. Dall'Inmi si apprende che sono 590 i pazienti asintomatici o con sintomi lievi dimessi dal centro Covid da inizio epidemia, cifra aggiornata a stamattina, per i quali non è necessario il ricovero ospedaliero. Alcuni hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni, dove resteranno fino a completa guarigione, rispettando il regime di isolamento domiciliare e comunque, fino a tamponi negativi. Altri, sono stati trasferiti a strutture del territorio adibite all'osservazione. Rispetto a ieri all'ospedale Spallanzani aumentano di dodici unità i ricoveri (erano 47) e di nove quello dei positivi (erano 40). Resta invece stabile la terapia intensiva, con tre pazienti più gravi, che necessitano di supporto respiratorio.

Nel Lazio 68 nuovi casi, D'Amato: "Tornati a livelli di maggio"

Ieri nel Lazio sono stati sessantotto i casi di coronavirus registrati, più di quanti non ne siano stati trovati in Lombardia nelle ultime 24 ore. La Regione Lazio, in merito a questo dato, ha spiegato che un terzo dei nuovi casi, quindi circa 20, è determinato dal focolaio della casa di cura a via di Vallelunga, mentre un altro trenta per cento è rappresentato da casi di importazione: sette casi riguardano giovani di rientro da Malta, tre casi dalla Croazia, tre casi dall'Ucraina, tre dalla Spagna, di cui uno da Formentera, tre da Corfù (Grecia), un caso dalla Romania e un caso dal Libano.

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