Coronavirus Roma, bollettino Spallanzani: 58 pazienti ricoverati, 48 positivi al tampone
Sono 58 i pazienti ricoverati all'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, nell'area Covid nella struttura specializzata in malattie infettive. Di questi – come precisa il bollettino di oggi giovedì 30 luglio – risultano positivi al coronavirus 48 pazienti, mentre in dieci sono in attesa dei risultati del tampone. Sono due invece i pazienti in condizioni più gravi ricoverati nel reparto di terapia intensiva necessitando del supporto respiratorio meccanico. "I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 551", conclude la nota.
Ieri impennata di contagi: 33 a Roma e provincia
Lo Spallanzani è la struttura di riferimento dall'inizio dell'epidemia per la lotta al Covid-19 a Roma ma anche a livello nazionale, la cui operatività è rimasta inalterata per affrontare un eventuale nuovo picco dei contagi. Ieri si sono registrati nel Lazio 34 nuovi casi, tutti tranne uno nella capitale e nella provincia, un segnale non certo positivo che segnala come la guardia vada ancora tenuta alta per limitare le possibilità di contagio.
Vaia (Spallanzani): "Test rapidi funzianano"
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha spiegato come l'istituto ha validato due test rapidi per individuare il coronavirus, e che saranno immediatamente utilizzati dalla Regione Lazio "nelle aree di afflusso di cittadini provenienti da Paesi nei quali il virus è in fase di crescita. Altrettanto ci auguriamo venga fatto a monte, evitando che entrino nel nostro Paese cittadini positivi". "Al laboratorio di virologia del nostro istituto dall'inizio della pandemia – ha spiegato Vaia – è stato più volte richiesto, sia da istituzioni pubbliche sia da privati, di valutare test per la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. Anche in questo periodo le autorità sanitarie ci hanno chiesto di validare alcuni test rapidi per la ricerca dell'antigene (virus o parti di esso) che danno il risultato in 15 minuti. Abbiamo riferito alle istituzioni che ne avevano fatto richiesta i risultati preliminari delle indagini finora svolte e restiamo come sempre disponibili ad effettuare ricerche e verifiche per migliorare la qualità e rispondenza dell'armamentario diagnostico a nostra disposizione".