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Coronavirus, nel Lazio è record con 28mila tamponi. D’Amato: “Numero enorme, c’è troppa psicosi”

Il Lazio con 28mila tamponi ha raggiunto un nuovo record, al primo posto per il più alto numero di testati in rapporto alla popolazione. L’assessore regionale alla Sanità D’Amato: “C’è troppa psicosi per i tamponi, ne stiamo facendo un numero enorme”. I positivi sui tamponi effettuati sono il 3,6%.
A cura di Alessia Rabbai
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Alessio D'Amato (La Presse)
Alessio D'Amato (La Presse)
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"C’è troppa psicosi per i tamponi, ne stiamo facendo un numero enorme" questo il commento dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. Sabato 17 ottobre il Lazio, con 28mila tamponi effettuati, ha raggiunto un nuovo record, con oltre 8mila test in più effettuati rispetto a ieri, raggiungendo il primo posto per il più alto numero di testati in rapporto alla popolazione. "Ricordo che è opportuno che ci sia un'indicazione medica e soprattutto per i casi di contatto è inutile fare la corsa al tampone nell’immediatezza. I positivi sui tamponi effettuati sono il 3,6%. D'Amato ha raccomandato: "Serve contattare il proprio medico, seguire le sue indicazioni e aspettare almeno il periodo dell’incubazione altrimenti il rischio è quello di non accertare un’eventuale positività".

Nel Lazio 994 positivi, 12 morti e 62 guariti

Nel Lazio sabato 17 ottobre si registrano 994 casi di coronavirus, rispetto ai 795 casi registrati venerdì. Sono state 12 le persone decedute, sette in più rispetto al giorno precedente (5) e 62 i guariti nelle ultime 24 ore. A Roma i nuovi positivi sono 494, mentre nelle province si registrano 338 casi e 2 decessi.

"Lazio apripista su tamponi rapidi negli studi medici"

Sono 311 gli studi medici che hanno manifestato interesse nei confronti del bando per i tamponi rapidi indetto dalla Regione. "Lazio apripista e modello per le altre regioni" questo il commento dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. "Nel rafforzamento della rete di sorveglianza territoriale è fondamentale il ruolo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta – spiega D'Amato – Per questo considero straordinaria l’adesione di 311 medici alla manifestazione d’interesse al bando per l’esecuzione dei test antigenici rapidi. Questa rete costituirà un vero e proprio primo fronte per la sorveglianza Covid ed ho chiesto oggi in sede di riunione tra Regioni e Governo di adottare tutti gli strumenti normativi e contrattuali per assolvere a questa funzione che diventerà indispensabile in questa fase ricevendo rassicurazioni".

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