Coronavirus Lazio, nel bollettino di lunedì 12 ottobre 395 contagi e 8 morti: 158 casi a Roma
Sono 395 i nuovi casi di coronavirus registrati nel Lazio nelle ultime 24 ore. Secondo quanto riportato dal bollettino diramato dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, 132 sono i positivi nelle province, la concentrazione più alta rimane quella nella città di Roma. 8 sono invece le persone decedute a causa delle complicanze causate dal covid.
I casi di coronavirus Asl per Asl
Asl Roma 1: 72 i casi nelle ultime 24h e si tratta di trenta casi con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 64,81 e 88 anni con patologie.
Asl Roma 2: 65 i casi nelle ultime 24h e si tratta di ventidue casi con link familiare o contatto di un caso già noto e tredici i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale.
Asl Roma 3: 21 i casi nelle ultime 24h e si tratta di tredici contatti di casi già noti e isolati e due i casi di rientro dalla Francia.
Asl Roma 4: 23 i casi nelle ultime 24h e si tratta di undici contatti di casi già noti e isolati e tre i casi su segnalazione del medico di medicina generale.
Asl Roma 5: 53 i casi nelle ultime 24h e si tratta di ventuno contatti di casi già noti e isolati.
Asl Roma 6: 29 i casi nelle ultime 24h e si tratta di sedici contatti di casi già noti e isolati. Si registrano due decessi di 83 e 94 anni con patologie.
Asl di Latina: 41 i casi e di questi diciotto sono i casi con link familiare o contatto di caso già noto.
Asl di Frosinone: 30 casi e si tratta di ventisette contatti di casi già noti e isolati e tre i casi individuati in fase di pre-ospedalizzazione.
Asl di Viterbo: 36 i casi e si tratta di sedici contatti di casi già noti e isolati e un caso individuato in fase di accesso al pronto soccorso. Tre i casi individuati al test sierologico.
Asl di Rieti: 25 nuovi casi e si tratta di ventiquattro contatti di casi già noti e isolati e un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione.
D'Amato: "Rispettare regole distanziamento"
È in corso una riorganizzazione della rete ospedaliera per rispondere all’andamento della curva epidemiologica – spiega D'Amato – Finora l’attività di tracciamento e l’assistenza ospedaliera stanno consentendo di avere l’epidemia sotto controllo e con uno dei più bassi tassi di letalità a livello nazionale. Ma ora non bisogna abbassare l’attenzione e rispettare le regole del distanziamento",