Coronavirus: in tre mesi nel Lazio mortalità dimezzata e test triplicati
Nel periodo compreso tra il 16 giugno e il 24 settembre, nel Lazio "si è triplicato il tasso dei testati, si è dimezzata la letalità per 100 contagiati, passando da 10,2 a 5,9, e si è registrato un tasso di mortalità per 10mila abitanti che è dieci volte inferiore a quello della Lombardia e sette volte inferiore rispetto a quelli dell'Emilia-Romagna e della Liguria". Ad annunciarlo è l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, riportando gli ultimi dati diffusi dall'Osservatorio nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane. Quanto emerso dal report evidenzia come le manovre della Regione per contrastare la diffusione del coronavirus sul territorio e la risposta degli ospedali, recentemente potenziati, si sta dimostrando efficace. Questo nonostante i nuovi casi giornalieri siano da giorni fissi intorno alle 200 unità, con l'inevitabile aumento dei ricoveri nelle strutture ospedaliere. Motivo per cui, come sottolinea D'Amato, bisogna "mantenere alta l'attenzione". L'indice Rt al momento è inferiore a 1, ma in caso dovesse raggiungere o superare tale soglia, si potrebbero prendere provvedimenti più stringenti per rallentare l'avanzata del virus.
I dati sulla mortalità sono comunque una conferma del trend che caratterizza la regione sin dall'inizio dell'epidemia in Italia: già a giugno, secondo un rapporto stilato dall'Istat e dall'Istituto superiore di sanità, nel Lazio si è registrata una letalità standardizzata per 100mila abitanti cinque volte inferiore alla media nazionale e ben 15 volte inferiore alla Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus.
L'andamento dei contagi a Roma
Nonostante la letalità dimezzata, il virus avanza nel Lazio in maniera più decisa rispetto al periodo del lockdown della scorsa primavera. Ciò è evidente in particolare a Roma: nella settimana compresa tra il 22 e il 28 settembre sono stati 818 i contagi nella Capitale, il numero più alto mai registrato e superiore al dato dei sette giorni precedenti, dove i casi sono stati 753. Durante il lockdown, il picco di nuove infezioni si è avuto nel periodo 23-29 marzo: allora sono stati 400 i casi riportati, meno della metà rispetto a quanto visto la scorsa settimana. Esaminando più a fondo, tra l'11 agosto e il 28 settembre sono stati 4.256 i contagi a Roma. Nel periodo attualmente in corso tra il 29 settembre e il 5 ottobre, sono 225 le infezioni riscontrate finora, numero destinato inevitabilmente ad aumentare nei prossimi giorni.
Eseguiti finora 30mila test negli aeroporti
Dal 16 agosto ad oggi sono circa 30mila i test rapidi effettuati negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Lo conferma l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio, specificando che, delle persone esaminate, "il 52,3% sono residenti nella regione Lazio, il 21,8% residenti in altri paesi e il 25,8% residente in altre regioni". Il lavoro svolto, evidenzia l'Unità di crisi, "ha consentito all'aeroporto di Fiumicino di essere considerato, a livello mondiale, un aeroporto sicuro ed efficiente nel contrasto al Covid-19“.
Coronavirus Lazio: oltre 16mila casi da inizio pandemia
Nel Lazio da inizio pandemia sono stati registrati 16.265 casi positivi al Covid-19. Le persone attualmente positive nella regione sono 7.049: di queste, 674 sono ricoverati con sintomi, mentre sono 45 le terapie intensive. I pazienti in isolamento domiciliare sono 6.330, mentre i guariti 8.303. Il numero dei decessi si attesta sulle 913 unità. Ieri ci sono stati 210 nuovi casi, 110 solo a Roma, oltre a cinque decessi e 106 guariti. Aumenta il numero di tamponi elaborati, oltre 10mila rispetto ai circa 9mila del giorno prima.