Cori antisemiti al derby: arriva la condanna della Lazio. Roma multata per insulti a Radu
La Procura federale ha infine aperto un'istruttoria sui cori antisemiti arrivati dalla Curva Nord della Lazio durante il derby di domenica. Il coro "in sinagoga vai a pregare" e "romanista ebreo" sono stati scanditi non solo durante i festeggiamenti, con la squadra poco più in basso che salta e balla, ma più volte durante la partita in entrambi i tempi di gioco. Ieri Fanpage.it lo ha raccontato anche con un video che mostra chiaramente quello che accade.
In tarda serata ieri è arrivata la presa di posizione ufficiale della squadra biancoceleste, sottolineando l'estraneità dei giocatori al coro della vergogna:
La Società Sportiva Lazio ha sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di antisemitismo e di razzismo che si manifestano ormai nella quasi totalità delle partite e in tutti gli stadi d’Italia. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra tifoseria. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza. Ci preme sottolineare che i nostri tesserati si sono recati sotto la curva al termine di Roma – Lazio per ringraziare i tifosi del sostegno e gioire per una vittoria meritata, non certo per legittimare eventuali cori di alcuni gruppi, neppure compresi e certamente non condivisi. Comportamenti simili nulla hanno a che vedere con lo sport né con il comune senso civico. Davanti a queste manifestazioni di ignoranza la Società Sportiva Lazio starà sempre dalla parte opposta: quella del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità
Multa (ma niente sanzioni) alla Roma per gli insulti a Roma
Il giudice sportivo è già intervenuto per multare i giallorossi per un altro episodio del derby. Questa volta è stata la Sud a scandire un coro razzista, quando centinaia di tifosi hanno urlato "Radu zingaro" all'indirizzo del giocatore avversario dopo un confronto in campo a brutto muso con un Rui Patricio. Un coro multato per soli 5.000 euro visto che non è stata riconosciuta l'aggravante razziale, nonostante in altre occasioni sia stata applicata in casi del tutto analoghi, anche nei confronti della stessa Curva Sud della Roma con tanto di chiusura del settore.