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Coppia gay presa a pugni e frustate all’Eur: identificati i 4 aggressori, sono 3 uomini e una donna

I carabinieri hanno identificato quattro persone che avrebbero aggredito i due ragazzi omosessuali all’Eur. Gay Help Line: “Continuiamo a incoraggiare chi ha visto qualcosa a dare la propria testimonianza, che sarà utile per chiarire il quadro dei fatti e le responsabilità individuali”.
A cura di Natascia Grbic
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Sono stati identificati dai carabinieri i quattro ragazzi che nei giorni scorsi hanno aggredito una coppia omosessuale a Roma. Si tratterebbe di tre uomini e una donna, tutti poco più che ventenni e incensurati. Le due vittime del pestaggio sono state ascoltate questa mattina dai militari, e avrebbero riconosciuto dalle foto i quattro. Nelle prossime ore sarà inviata un'informativa in procura. Mercoledì 24 luglio, intanto, è stato organizzato da Gay Center un sit-in nel luogo dell'aggressione alle 19.

"Stamani grazie alle numerose segnalazioni ricevute che abbiamo fornito agli inquirenti siamo riusciti a far identificare i 4 aggressori – ha dichiarato Gay Help Line in una nota -. Le numerose segnalazioni di testimoni arrivate a Gay Help Line, hanno reso possibile in poche ore di arrivare a questo risultato. Continuiamo a incoraggiare chi ha visto qualcosa a dare la propria testimonianza, che sarà utile per chiarire il quadro dei fatti e le responsabilità individuali".

Secondo quanto riportato da Gay Center, i due ragazzi sarebbero stati aggrediti all'esterno di un noto locale perché omosessuali. Al momento del pestaggio stavano attraversando la strada tenendosi la mano.

"Lasciamo ora che il sistema delle tutele faccia il suo corso, facendo attenzione a ricordare che nel nostro Paese non è ancora prevista una legge specifica per atti di odio omotransfobico. Questo vuol dire che in sede giuridica non si terrà conto delle ragioni che hanno scatenato e determinato la violenza, quella violenza che ci ha fatto indignare. Significa che, pur stabilite le responsabilità penali, questo episodio non potrà essere registrato e annoverato in un sistema di monitoraggio istituzionale dei crimini d'odio omotransfobici. Per questa ragione la risposta pubblica generata da questo episodio ha grande valore: la cultura del rispetto e della solidarietà tra tutte le comunità può concretamente cambiare le cose, ispirando azioni concrete. Con questo obiettivo invitiamo tutt alla partecipazione al presidio di attivazione contro la violenza, mercoledì 24 luglio ore 19:00, un sit-in nel luogo della aggressione".

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