Coppia gay aggredita, piazza piena a Roma contro l’omofobia: “Istituzioni inerti complici dei carnefici”
Sono centinaia le persone che hanno aderito alla manifestazione lanciata a piazza Malatesta dopo l'aggressione omofoba subita da Stephano e Matteo la notte di Capodanno. Tantissime le bandiere arcobaleno e gli interventi dei vari esponenti delle numerose comunità LGBTQI+ che sono scese in piazza non solo per mostrare la loro solidarietà alla coppia barbaramente picchiata solo perché si stava tenendo per mano. Ma anche per pretendere un cambio immediato di direzione soprattutto alle istituzioni, che spesso fingono di non vedere la matrice omofoba di queste aggressioni.
"Oggi siamo in piazza a Roma stringendoci per mano e scambiandoci baci alla luce del sole per lanciare una stagione di lotta senza sconti nei confronti della politica nazionale. L'escalation di aggressioni omofobe a Milano, Torino e Roma, come quella in particolare subita da Sthepano e Matteo, meritano una risposta", le parole di Rosario Coco, presidente di Gaynet. "Sul piano locale, le associazioni stanno lavorando a una proposta di deliberazione coerente con le competenze degli enti locali, che individui degli standard essenziali per i servizi e le policy LGBTQIA+ e impegni i comuni a costituirsi parte civile in caso di aggressioni omofobe sul proprio territorio. Sul piano nazionale, la maggioranza ha la responsabilità di interrompere la solita propaganda sulla bufala del gender e riconoscere che esiste un'urgenza omolesbobitransfobia. Oltre alle rivendicazioni contenute nel manifesto la Strada dei Diritti, c'è un pacchetto d'emergenza di azioni semplici da realizzare, che pretendiamo ora: integrare la nostra ex legge Mancino con orientamento sessuale e identità di genere, incrementare e usare al meglio il fondo stanziato per l'educazione sessuale e affettiva nella manovra, ritirare tutti i ricorsi del Governo e le circolari contro le famiglie arcobaleno, smettere di perseguitare i minori transgender privandoli di farmaci salvavita, vietare le pratiche di conversione. Chi non agisce in Parlamento, è complice dei carnefici".
Stephano e Matteo sono stati aggrediti da un gruppo di dieci ragazzi la notte di Capodanno, in piazza Malatesta. Stavano tornando a casa dopo essere stati a cena a casa di amici quando sono stati prima insultati e poi raggiunti dagli aggressori, che li hanno cominciati a colpire con calci e pugni, urlando insulti come ‘froci di merda'. Ad avere la peggio è stato Stephano, che ha riportato un trauma cranico, la rottura del naso e varie contusioni su tutto il corpo. "Avevo paura mi colpissero forte alla testa – ha raccontato in un'intervista a Fanpage.it – e a quel punto non mi sarei alzato più da terra". I partecipanti alla festa da cui è partito il raid verso Matteo e Stephano sono stati identificati dai carabinieri, che indagano sull'aggressione. Sono stati sequestrati i telefonini, per acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.